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Ultime notizie sulla scomparsa di Denise Pipitone

Denise Pipitone, sit-in per opporsi all’archiviazione. La mamma: “Rapimento non si può cancellare”

Si è tenuto a Roma un sit-in per protestare contro l’archiviazione delle nuove indagini sul caso di Denise Pipitone, scomparsa 17 anni fa a Mazara del Vallo.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Nonostante la pioggia centinaia di persone hanno voluto unirsi a Piera Maggio e Piero Pulizzi, genitori di Denise, per protestare contro l'archiviazione delle nuove indagini sulla scomparsa della bimba di Mazara del Vallo scomparsa ormai 17 anni fa mentre giocava davanti alla porta della sua abitazione. Il 23 novembre è prevista l'udienza davanti al Gip sulla richiesta della Procura di Marsala di archiviazione delle nuove indagini. Erano presenti centinaia di persone al fianco di Piera Maggio che mai si è arresa durante questi lunghi 17 anni. "Mia figlia è la bambina di tutta Italia – ha spiegato Piera Maggio ai giornalisti presenti -. E questo è evidente. Durante questi lunghi 17 anni, è stata amata come se fosse stata la figlia di tutto il popolo. Tutte queste persone stanno manifestando una vicinanza a me, alla mia piccola e alla mia famiglia incredibile oggi. Sono molto grata di tutto questo supporto. Essere qui oggi a questo sit-in significa agire per fare in modo che Denise, una bimba che allora aveva solo 4 anni, non venga dimenticata".

Presente alla manifestazione di Roma anche Pietro Orlandi, fratello di Emanuela, scomparsa il 22 giugno del 1983 all'età di 15 anni. A sorpresa ha raggiunto Piera Maggio per stringerla in un abbraccio. Con lei ha risposto alle domande dei giornalisti sul caso di Denise e proprio lui ha definito più duramente la vicenda della bimba scomparsa. "Denise non è sparita nel nulla, non mi piace quando si dice così – racconta ai microfoni di Fanpage.it -. Lei come mia sorella Emanuela è stata presa e portata via. Il caso di Denise non è un allontanamento volontario, non è una scomparsa, è un rapimento. La giustizia non può ignorare un rapimento e un reato del genere non si può archiviare". Piera Maggio ha concordato con la dichiarazione di Pietro Orlandi, sostenendo però di doversi accodare a quanto per ora ipotizzato dalla giustizia. "Sai come la pensa e sai cosa credo che sia successo a mia figlia, ma devo rispettare quello che la giustizia ha momentaneamente rilevato".

Piera Maggio e Pietro Orlandi, fratello di Emanuela
Piera Maggio e Pietro Orlandi, fratello di Emanuela

La richiesta di archiviazione

I legali della signora Piera hanno già depositato la richiesta di opposizione all'archiviazione delle nuove indagini. Oggi la ragazza avrebbe 21 anni e nonostante gli sforzi della famiglia nel diffondere immagini che verosimilmente possano somigliare alla bambina da adulta, ancora niente è stato ricostruito con esattezza sul giorno della sua scomparsa. Le ultimi indagini si erano concentrate su Anna Corona, ex compagna di Pietro Pulizzi, e Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, il testimone sordomuto che aveva raccontato di averlo visto la bambina il giorno della scomparsa.

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