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Denise Pipitone, Piera Maggio: “Spero di vedere Giorgia Meloni, devono aiutarci, io non mi fermerò”

“Io vorrei parlare con Giorgia Meloni, ho già avviato quelle che sono le pratiche formali e spero tanto che lei le accolga. Vorrei metterle in luce questa commissione d’inchiesta per Denise” ha spiegato Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone.
A cura di Antonio Palma
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“Io ci spero di avere un incontro con lei e magari qualcosa in più” così oggi Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone, ha confermato di aver avviato tutte le procedure formali per poter incontrare la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni per poter raccontare alla Premier la sua storia e la sua battaglia e per avere una sostegno nella sua lotta in cerca della verità.

“Io vorrei parlare con lei, ho già avviato quelle che sono le pratiche formali e spero tanto che lei le accolga. Vorrei metterle in luce questa commissione d’inchiesta per Denise” ha spiegato questo pomeriggio Piera Maggio intervenendo nel corso della strasmissione tv “Domenica in” su Rai1. Il riferimento è alla richiesta già preannunciata sui social nei giorni scorsi.

“Qualche settimana fa, ho chiesto sia telefonicamente e poi come mi era stato consigliato anche per mezzo una mail, un incontro con il nostro Presidente del Consiglio. Oltre ad essere una istituzione, vorrei parlarle da mamma a mamma. Sto attendendo risposta. Speriamo bene” aveva infatti fatto sapere in settimana Piera Maggio sui social dove è sempre molto attiva per non fare cadere l’oblio sulla triste vicenda della piccola Denise, scomparsa nel nulla il primo settembre 2004 quando fu vista l'ultima volta a Mazara del Vallo (Trapani)

“Non è facile andare avanti, c’è dolore dentro, cicatrici che non mi abbandoneranno mai ma noi andremo avanti sempre nella ricerca di Denise e per la verità” ha assicurato Piera Maggio che ora punta tutto sulla commissione di inchiesta parlamentare sui bimbi scoparsi che ha avuto a gennaio un primo via libera, come annunciato il presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera.

Una inchiesta parlamentare fortemente voluta dalla mamma di Denise. "Finché non ci sarà una prova certa che Denise non è più in vita io andrò avanti nella sua ricerca, non mi possono lasciare sospesa nel vuoto. Ci devono aiutare, non smetterò di chiederlo" ha ribadito Piera Maggio, aggiungendo: "È stata sequestrata e quest'anno compierà 23 anni".

"Le malelingue hanno fatto di tutto per distruggermi, ho avuto tanti bastoni tra le ruote, non solo io ma anche il mio legale, e stiamo faticando ad andare avanti. C'è una sorte di non volere che noi andiamo avanti su questa verità" ha spiegato, proseguendo: "Io attendo la risposta sulla commissione di inchiesta da tutti i leader politici che si sono detti favorevoli, noi vogliano capire perché, tutti questi processi, vogliamo capire cosa è successo e cosa è che non è andato". "I bambini non spariscono nel nulla, questa è una delle vergogne italiane a cui spero qualcuno metta fine. Però ci vuole l'impegno, l0impegno di tutti, perché noi da soli non ce la facciamo" ha concluso.

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