Denise Pipitone, Piera Maggio: “Ci sono stati depistaggi, non voglio pietà o vendetta ma giustizia”
Piera Maggio è intervenuta nel corso della puntata di Domenica In trasmessa il 25 aprile. Continua la battaglia della madre di Denise Pipitone per avere giustizia e scoprire la verità su quanto accaduto alla sua bambina, scomparsa a settembre 2004 da Mazara del Vallo. La donna ha rimarcato come l'affetto delle persone, che sin dall'inizio si sono strette attorno a lei, le stia dando la forza necessaria per andare avanti:
"Non smetterò di lottare. Denise è la figlia di tutti. Non è solo la figlia di Piera Maggio e di Pietro Pulizzi. Noi assorbiamo il bene, la positività delle persone, che ci danno la carica per andare avanti. Questi anni sono stati pesanti e spero di poter mettere fine a tutta questa brutta storia. C'è la quotidianità, ma non è vita. Si sopravvive, in questi 17 anni abbiamo vissuto nella ricerca della verità per Denise".
Presente in studio anche il marito Pietro Pulizzi e l'avvocato Frazzitta. Così, Mara Venier ha iniziato a ripercorrere le tappe del caso della scomparsa di Denise Pipitone, partendo dalle recenti vicende legate a Olesya Rostova, la ragazza russa che si ipotizzava potesse essere Denise. Piera Maggio ha spiegato:
"Ogni segnalazione va vagliata. Abbiamo chiesto il gruppo sanguigno per accelerare i tempi. Procedendo tramite la Procura di Marsala potevano passare 2, 3 mesi. Però se volevo sapere il gruppo sanguigno, dovevo prestarmi a quel teatrino e andare lì. Mi sono sempre rifiutata. Con ogni singola segnalazione c'è la speranza che possa essere Denise, ma abbiamo tenuto un profilo basso dicendo che non volevamo illuderci. Abbiamo aspettato gli esiti".
Piera Maggio parla di depistaggi ed errori
In un video risalente al 3 ottobre del 2004, Piera Maggio chiedeva a chi sapeva qualcosa su Denise di "avere pietà". A Mara Venier, però, ha dichiarato: "Questa pietà non c'è stata, anzi. Oggi abbiamo una realtà forse più concreta. Grazie anche alle ultime dichiarazioni di due procuratori, si è concretizzato ciò che abbiamo sempre sostenuto. Sono emerse delle novità in cui si è parlato di depistaggi voluti, non voluti, colpe e non colpe. È merito di tante persone che hanno voluto che Denise non si trovasse, se oggi dopo 17 anni stiamo qua". Piera Maggio ha anche specificato che non intende mettere tutti nello stesso calderone. Ha riconosciuto, infatti, che ci sono state tante persone che si sono prodigate per trovare Denise:
Oggi sono qui, a chiedere che tutti quelli che hanno sbagliato in questa vicenda non la passino liscia, ma vengo anche per dire che non ho mai messo tutti in un calderone. Ci sono state forze dell'ordine che si sono spese tanto per Denise e per la sua ricerca. Io vorrei sapere dov'è Denise, poterla riabbracciare e poi vorrei sapere una volta per tutte la verità, mettere fine a tutto ciò. Io spero che qualcuno possa parlare. Però oggi non cerco pietà, cerco la forza e il coraggio di altri di fare un passo in avanti. Cerco coloro che hanno mentito fino ad ora, anche con false testimonianze, perché parlino e dicano la verità. Sappiamo chi sono, non c'è dubbio su questo. Non voglio vendetta, voglio giustizia. […] Io da madre so come sono andati i fatti, fin dall'inizio. L'ho sentito da subito".
Pietro Pulizzi, presente in studio, è intervenuto brevemente: "Se ce la faremo? Oggi credo di sì. Ci sono tante persone che ci stanno vicino e che chiedono che si riaprano le indagini".
Il giorno della scomparsa di Denise, i dubbi di Piera Maggio
Tornando a quanto accaduto nel giorno della scomparsa di Denise, Piera Maggio ha raccontato che mentre sua figlia giocava, ha visto il cuginetto e lo ha seguito senza fare più ritorno. Quindi ha aggiunto: "Quelle strade erano percorse e ripercorse più volte al giorno da determinate persone, che mi minacciavano. Jessica (Pulizzi, ndr) era quella che agiva in modo più mirato. Io riferivo a Pietro quello che succedeva. Se non ci sono state denunce da parte mia era nel rispetto di questo padre". Inoltre, a suo dire, Pietro Pulizzi avrebbe provato per tre volte a lasciare la casa dove abitava con Anna Corona, ma avrebbe desistito "per le minacce".
Le presunte attenzioni morbose di Anna Corona
Piera Maggio ha specificato che la sua amicizia con Anna Corona era solo superficiale. A un certo punto, ha ritenuto opportuno interrompere la loro conoscenza: "Ho mollato questa conoscenza. Ho deciso di non frequentarla perché c'erano state delle situazioni che non mi sono piaciute, delle attenzioni da parte sua. Ho cercato di allontanarmi. Aveva un'attenzione morbosa nei miei confronti. L'ho detto sin dall'inizio. È agli atti dal 2004. Gli inquirenti possono confermarlo".
Piera ha un altro figlio, Kevin ha 27 anni
Oltre alla piccola Denise, Piera Maggio ha un altro figlio. Si chiama Kevin, ha 27 anni e la prossima estate convolerà a nozze. Mara Venier ha chiesto alla sua ospite, se ritenga di aver trascurato Kevin perché assorbita dalla ricerca di Denise. Piera Maggio ha replicato:
"Quello che mi sono sempre rimproverata è la paura di aver tolto qualcosa a mio figlio. Ha vissuto una mamma sempre attiva in quello che faceva per le ricerche di Denise. Non abbiamo mai avuto una serenità. Non è stata una bella infanzia per mio figlio. Col tempo sto cercando di recuperare. Lui dice sempre: ‘Mamma a te hanno tolto una figlia, a me una sorella, la mia compagnetta di giochi'. Ho sempre cercato di tenerlo dietro le quinte, era giusto così, era piccolo. Ho tutelato la sua privacy. La sofferenza che ha avuto in questi anni è stata tanta".
Infine, ha chiarito che lei e Pietro Pulizzi non hanno mai pensato di allargare la famiglia perché sentivano di togliere qualcosa al possibile nascituro: "Ci siamo voluti dedicare alla ricerca di Denise e vogliamo goderci Kevin, la sua compagna e ciò che verrà un domani".