Denise Pipitone, l’ex pm Angioni non ritratta: “Meglio il processo, le persone devono sapere”
Non torna indietro sui suoi passi e non ritratta Maria Angioni, l’ex pm di Marsala che indagò sulla scomparsa di Denise Pipitone e ora al centro di una inchiesta degli stessi colleghi per false affermazioni a Pubblico Ministero nell’ambito della nuova indagine sulla scomparsa della bambina sparita l’1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo. “Se ritrattassi e, abiurando, dichiarassi che quanto ho detto al Pm non è vero, il procedimento penale a mio carico si chiuderebbe subito" , ma "io voglio il processo: è una cosa che devo, a me e a tante altre persone che hanno diritto a giustizia e verità" ha dichiarato infatti Angioni dopo la notizia che le indagini a suo carico si sono concluse e che i pm siciliani sono pronte a chiedere per lei il rinvio a giudizio.
L'ex pm del caso Denise: "Sto studiando e valuterò tutti gli atti"
“Io ora sto studiando e valuterò tutti gli atti, anche quelli contenuti nei numerosi stralci a mod. 44 (notizie di reato a carico di persone ignote, ndr) e mod. 45 (registro atti che non costituiscono notizie di reato, ndr) che disposi all'epoca per esigenze di particolare segretezza, e ho già depositato una denuncia penale per falsità materiale in atto pubblico" ha aggiunto l’ex magistrato che è adesso giudice del lavoro a Sassari. Il riferimento è alla denuncia presentata contro gli stessi pm che indagano su Denise subito dopo l’interrogatorio a suo carico come persone informata dei fatti. Una decisione dura ma, secondo Angioni, dovuta all’atteggiamento nei suoi confronti da parte dei pm. “Non so se questo ha portato all’avviso di garanzia, ma so che dopo avere reso sommarie informazioni mi aspettavo di essere indagata” ha spiegato Angioni.
Angioni: "Mi contestano fattuncoli"
L’interrogatorio risale allo scorso 3 maggio quando Angioni venne convocata alla Procura di Marsala per chiarire alcune sue affermazioni rilasciate agli organi di stampa. Per i pm siciliani alcune delle sue dichiarazioni non sarebbero state riscontrate negli atti dell'inchiesta e per questo motivo a suo carico è partita l’inchiesta. Tre sarebbero gli episodi contestati alla Angioni che già nelle scorse settimane aveva sottolineato: “Io ho detto mille cose ma loro mi hanno contestato dei fattuncoli, le uniche dove sono riusciti a trovare, secondo loro, una discordanza". Anche il suo legale ha parlato di “ricordi in buona fede” su fatti avvenuti oltre 17 anni.
A Maria Angioni invece non vengono contestate altre affermazioni fatte in tv relative alla sorte di Denise Pipitone. Aveva raccontato di aver indagato per conto suo riuscendo a trovare una pista che portava alla bimba, che a suo dire ora sarebbe viva e con una famiglia, circostanza poi smentita dagli investigatori e dalla stessa famiglia di Denise.