Denise Pipitone, la lettera di Pietro Pulizzi: “Mi sento un padre incompleto, di te non sappiamo nulla”
“Ogni mattina mi sveglio con la speranza che tu possa tornare, che questo incubo finisca e che io possa vederti sorridere ancora una volta”. A scrivere queste parole dedicate alla figlia Denise Pipitone, la bimba scomparsa a soli 4 anni da Mazara del Vallo ormai venti anni fa, è Pietro Pulizzi, marito di Piera Maggio e padre biologico della bambina.
Una lettera, pubblicata anche sui social dalla mamma di Denise, scritta in occasione del compleanno della figlia scomparsa. Pulizzi scrive di sentirsi “un padre incompleto”, dice di non avere l’amore dei figli anche per le decisioni prese in passato, ma che “il mio amore per te non è mai diminuito”.
E nella lettera ricorda l'arrivo della bambina, la prima volta che l’ha vista in ospedale, “con quel visetto roseo eri bellissima”. E ricorda la somiglianza tra padre e figlia, il “legame inspiegabile, particolare e indissolubile che ci univa ogni volta che ci vedevamo, e le tante coccole e baci che ci scambiavamo”.
E ancora, scrive: “Ora sarai sicuramente una bellissima donna e io cerco conforto nel pensiero che tu possa sentire il mio amore, ovunque tu sia”. E ricorda come insieme alla madre di Denise, Piera Maggio, continuano a fare di tutto per cercarla.
Piera è intervenuta come ospite alla trasmissione di Canale5 Verissimo per tornare a parlare di Denise Pipitone ricordando anche di quando, facendo dei lavori in casa, si accorsero di due microspie nascoste in una presa. E ha spiegato che da allora, nonostante la denuncia in procura, non ha avuto spiegazioni su chi e quando ha messo quelle microspie. "Anche se sei lontana, il nostro amore per te non conosce confini. Ogni giorno pensiamo a te e ti mandiamo tutto il nostro affetto", aveva scritto sui social per ricordare il suo compleanno.
Di seguito, la lettera integrale di Pietro Pulizzi per la figlia Denise Pipitone.
Cara mia Denise,
Mi sento un padre incompleto. Non ho l'amore dei miei figli, anche per la dolorosa decisione presa vent'anni fa per giusta causa. I figli si amano a ogni costo, ma in alcuni casi particolari è preferibile sapere solo che ci sono e che vivono la loro vita. Al contrario di te, di cui non sappiamo più nulla.
Non passa giorno senza che il mio cuore pianga per la tua assenza. La mia vita senza di te è diventata un viaggio attraverso un tunnel buio, dove ogni ricordo di te brilla come una stella lontana, ma preziosa. Ogni mattina mi sveglio con la speranza che tu possa tornare, che questo incubo finisca e che io possa vederti sorridere ancora una volta.
Le parole non possono esprimere il dolore che provo, ma voglio che tu sappia che il mio amore per te non è mai diminuito. Sei sempre stata una parte di me, sei la mia luce guida, e lo sarai per sempre, ovunque tu sia. Prego ogni giorno per la tua sicurezza, per il tuo ritorno e per la forza di affrontare questa realtà.
In questi tempi difficili, mi aggrappo ai ricordi di te. Ti abbiamo fortemente voluta e la tua nascita è stata una gioia per noi. Ricordo la prima volta che ti ho vista nella culla dell'ospedale: con quel visetto roseo eri bellissima. La prima cosa che notammo con la mamma fu la tua forte somiglianza con me, era davvero impressionante e così nel tempo. Ricordo ancora il nostro legame inspiegabile, particolare e indissolubile che ci univa ogni volta che ci vedevamo, e le tante coccole e baci che ci scambiavamo.
Ricordo ancora il carnevale del 2004: volevi essere una principessa e ti comprai proprio quel vestitino che tanto amavi, per non parlare delle serie di scarpette di cui le tue preferite, quelle rosa, e dei tanti vestitini che adoravi tanto quando li indossavi e poi l'angelo Serafino con cui ogni sera recitavi le preghierine. Conoscevo bene i tuoi gusti, ed era meraviglioso vederti felice con così poco, eri una bambina molto giudiziosa e amorevole, una furbetta. Non ti piacevano i succhi di frutta e le bibite con le bollicine e non mangiavi qualsiasi merendina, solo "quelle in particolare" che spesso ti compravo. La cioccolata era il tuo forte, però solo di un tipo, per cui raccomandavo alla mamma di dartene soltanto uno al giorno, dove dentro trovavi la tua sorpresina preferita che tanto amavi collezionare.
Ora sarai sicuramente una bellissima donna e io cerco conforto nel pensiero che tu possa sentire il mio amore, ovunque tu sia. Sicuramente non ti farà piacere sapere che esistono anche persone cattive che, con le loro maldicenze, calpestano le tue origini, la tua identità, perché tu sei parte di noi. Ma noi ignoriamo e affidiamo tutto al tempo, che darà le giuste risposte che meritano.
La tua mamma e io abbiamo fatto e faremo di tutto per cercarti, per ritrovare ogni piccola traccia che possa condurci a te. Spero che il mondo ti stia trattando con gentilezza e che tu possa sentire il calore del mio abbraccio attraverso queste parole. Non smetterò mai di cercarti e di sperare nel tuo ritorno, fino a prova contraria.
Con tutto il mio amore e dolore, buon compleanno Denise, ovunque tu sia.Il tuo papà per sempre, Pietro Pulizzi