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Denise Pipitone, il padre presenta istanza per riaprire il caso: “Elementi mai analizzati prima”

Antonino Pipitone ha presentato un’istanza per la riapertura del caso sulla scomparsa della figlia Denise Pipitone, rapita a Mazara del Vallo nel settembre 2004. Nell’istanza vi sarebbero anche elementi mai analizzati prima dagli inquirenti. A rivelarlo a Fanpage.it è la criminologa Antonella Delfino Pesce che ha lavorato insieme ai consulenti Asaro e Sartori alle relazioni dell’istanza.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Denise Pipitone all'epoca della scomparsa
Denise Pipitone all'epoca della scomparsa
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Sono trascorsi ormai 20 anni dalla sparizione di Denise Pipitone, la bimba di quasi 4 anni rapita il 1 settembre del 2004 vicino casa della nonna a Mazara del Vallo (Trapani). Il suo caso resta uno dei più grandi misteri della cronaca del nostro Paese e anche il processo per sequestro di persona si è chiuso senza responsabili. I familiari però continuano a cercarla: il papà legale di Denise, Antonino Pipitone, ex marito di Piera Maggio ora coniugata con il genitore biologico della bimba scomparsa nel 2004 Piero Pulizzi, ha presentato nella mattinata di mercoledì 29 maggio un'istanza di riapertura del caso al tribunale di Marsala accompagnato dal suo legale.

Per la redazione dell'istanza, Pipitone si è avvalso del lavoro della criminologa Antonella Delfino Pesce, della consulente Katia Sartori e dell'investigatore Giuseppe Asaro. "Abbiamo lavorato su cose diverse – ha spiegato a Fanpage.it la criminologa Delfino Pesce -. Però la nostra è stata un bella squadra. Siamo molto fiduciosi per una futura riapertura del caso".

Denise Pipitone
Denise Pipitone

Nell'istanza per la riapertura del caso per la scomparsa di Denise Pipitone vi sarebbero relazioni legate non solo a una rilettura degli atti, ma anche "nuovi elementi mai sottoposti all'attenzione degli inquirenti". A rivelarlo a Fanpage.it è sempre Delfino Pesce, che ha spiegato che nelle relazioni che compongono l'istanza sono stati raccolti molti nuovi elementi mai attenzionati prima.

"Non posso anticipare nulla perché si tratta di un momento molto delicato, ma posso dire che insieme a questi nuovi elementi abbiamo lavorato a una rilettura generale di tutti gli atti, anche se questo è un procedimento di prassi per la riapertura di un caso".

In caso di una riapertura da parte del tribunale di Marsala, il caso potrà essere analizzato sulla base delle nuove tecnologie a disposizione degli inquirenti. Secondo la criminologa Delfino Pesce, per conoscere l'esito dell'istanza serviranno diversi mesi. "Dai 3 ai 6 mesi, nella mia esperienza. Abbiamo però buone speranze" ha concluso.

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