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Ultime notizie sulla scomparsa di Denise Pipitone

Denise Pipitone, il padre chiede di riaprire le indagini, Piera Maggio: “Doveva avvisare prima me”

La madre della bambina scomparsa a Mazara del Vallo vent’anni dopo la richiesta di riapertura del caso presentata da Tony Pipitone (padre non biologico della bambina): “In questi casi l’unica cosa che bisognava fare era mantenere il massimo riserbo”.
A cura di Biagio Chiariello
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"La correttezza dove è? Anziché dare la notizia alla stampa avrebbero dovuto avvisare prima la madre, perché guarda caso Denise è figlia mia!I n tutti i sensi. Quella stessa madre che ha sempre cercato in 20 anni la sua bambina al contrario di protagonismi estemporanei, a mo' di slogan deturpativi". Sono le parole di Piera Maggio, madre di Denise Pipitone, dopo che Tony Pipitone, padre non biologico della piccola, ma che per 4 anni ha cresciuto la bambina scomparsa da Mazara il 1 settembre 2004 come fosse sua, ha depositato un’istanza di riapertura del caso al tribunale di Marsala, chiedendo dunque nuove indagini.

La richiesta è supportata dall’Avvocato Luisa Calamia e accompagnata da una dettagliata relazione redatta da un team di esperti, l’investigatore Giuseppe Asaro e la consulente Katia Sartori e la criminologa Antonella Pesce Delfino. “Siamo molto fiduciosi per una futura riapertura del caso“ ha spiegato Delfino Pesce quest'ultima a Fanpage.it. “Abbiamo lavorato su cose diverse, ma la nostra è stata una bella squadra”.

Ma la richiesta della riapertura delle indagini non è stata presa bene dalla madre biologica di Denise, Piera Maggio, e da Pietro Pulizzi, papà naturale di Denise.

I genitori evidenziano come l'istanza "va fatta nella segretezza senza pubblicità personale, da noi non è mai venuto fuori nulla anticipando i tempi della valutazione, per cui non si esulta ma si attende", scrive in una nota affidata ai social Piera Maggio.

"In questi casi l'unica cosa che bisognava fare era mantenere il massimo riserbo. Senza che i veri genitori di Denise, quelli di fatto e non sulla carta, ricevano attacchi subdoli e vili da alcuni conoscenti e ‘amici di penna' di persone a noi non gradite. Quando alla base di tutto nei nostri confronti non c'è un atteggiamento comprensivo e solidale, ma di prepotenza e supponenza, hanno già sbagliato strada. Alcuni atteggiamenti li riteniamo insostenibili" conclude la mamma di Denise.

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