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Denise Pipitone, duro post di mamma Piera Maggio: “C’è chi sfrutta la nostra tragedia per visibilità”

“Non c’è di peggio dell’ipocrisia di chi sta sfruttando una tragedia solo per visibilità personale” ha scritto Piera Maggio che nei giorni scorsi ha avvertito che la raccolta fondi annunciata dall’ex pm Maria Angioni a favore di Denise non è autorizzata.
A cura di Antonio Palma
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“Non c'è di peggio dell'ipocrisia di chi sta sfruttando una tragedia solo per visibilità personale, e per poter sfogare la propria avversione verso le vere vittime, i fatti documentati negli anni parlano già da soli”, è il duro commento di Piera Maggio, la mamma di Denise Pipitone, la bambina scomparsa il 1° settembre 2004 da Mazara del Vallo e mai ritrovata. In un lungo post sui social, Piera Maggio si è scagliata contro l‘ex marito ma anche contro chi in questi anni “si è intrufolata in questioni private e delicatissime che non le competevano” e chi a suo dire ha sfruttato il dramma per visibilità personale sui media.

"Denise ha due genitori che l'hanno voluta, amata, e messa al mondo; i genitori naturali sono gli unici che in tutti questi anni hanno avuto l'interesse a portare avanti le ricerche e le tante battaglie intraprese a suo favore", ha scritto infatti Piera Maggio. Per la mamma di Denise c’è una “Persona che in questi anni ha detto di tutto e di più sul nostro caso attraverso i social, video e tv a nostro sfavore in modo diretto e indiretto, dalle illazioni alle inesattezze e le tante allusioni anche sulla mia famiglia e conoscenti".

"In un intervista la stessa collocava il sequestro di mia figlia in un orario antecedente cioè 10:30 accusandoci di mentire senza alcunché di prove spostando l'asse principale del rapimento, cosa molto grave, sminuendoci e facendo ipotizzare alle persone che la seguono illazioni pesantissime (basate sul Nulla) al fine di mettere in dubbio l'innocenza delle vittime, oltre alle domande prive di rispetto che mi sono state rivolte attraverso i social nonostante viva di già di un dolore enorme, per non parlare delle piste fantasiose portate avanti con assoluto disprezzo nonostante la nostra sofferenza …e potrei andare avanti ancora a lungo ma qui mi fermo” si legge nel post

“Nessuno si azzardi a giudicare le nostre decisioni dettate dal nostro vissuto drammatico e dalla mancanza di assoluto rispetto delle dirette persone in questione. Noi non siamo carne da macello, e altri non debbono sentenziare, senza realmente sapere. Che si guardino la loro di vita. Non c'è di peggio dell'ipocrisia di chi sta sfruttando una tragedia solo per visibilità personale e per poter sfogare la propria avversione verso le vere vittime, i fatti documentati negli anni parlano già da soli. E su chi (oltre a tutto il resto) ha pure parlato a sproposito solo per coprire la propria incapacità” conclude il post

Un duro sfogo che segue la presa di posizione espressa da Piera Maggio nei giorni scorsi dopo l'annuncio dato dall‘ex pm Maria Angioni di volere avviare una raccolta fondi per fare indagini sulla scomparsa della bambina. “Non sono autorizzate raccolte fondi da chi non ha titolo o legittimazione a occuparsi di Denise e che eventuali iniziative saranno segnalate alla Guardia di finanza. Non dovete versare fondi ai non autorizzati, perché non c’è nessuna associazione costituita allo stato attuale e la ‘signora’ non ha titolo o legittimazione a farlo” ha scritto Piera Maggio

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