Denise Pipitone, condannata la pm Maria Angioni per diffamazione: “Insinuò irregolarità nelle indagini”
È stata condannata a quattro mesi di reclusione per diffamazione la pm Maria Angioni, che si occupò del caso della scomparsa di Denise Pipitone a Mazara del Vallo. La decisione è stata presa oggi dal Tribunale di Marsala (Trapani) in composizione monocratica.
La pena, sospesa, di quattro mesi di reclusione è stata stabilita per il reato di diffamazione in tesi commesso ai danni dell'ex Ispettore Vincenzo Tumbiolo, già in forze al Commissariato di Mazara del Vallo. La condotta diffamatoria sarebbe consistita nell'avere detto, nel corso della trasmissione televisiva Mattino Cinque in una puntata andata in onda nel 2021: "Bisognerebbe fare una chiacchierata con questi qua", riferendosi proprio a Tumbiolo e ad altri due esponenti delle forze dell'ordine incaricati delle indagini sul caso Pipitone.
"Si tratta di una sentenza ampiamente annunciata. Questo procedimento non doveva neanche essere avviato, in quanto la frase pronunciata dall'Angioni non conteneva alcuna carica offensiva. È chiaro che è stato messo in atto l'epilogo perfetto per un processo alle intenzioni e al diritto di critica garantito in qualunque Stato di diritto, tranne nel caso in cui si offendano personaggi intoccabili", hanno commentato Stefano Giordano e Giovan Battista Lauricella, i legali che assistono Angioni, aggiungendo che "qualcuno si è rizzelato per alcuni comportamenti della Dottoressa Angioni e ne ha fatto un capro espiatorio. Al deposito delle motivazioni impugneremo la sentenza e siamo sicuri che la Corte d'Appello porrà rimedio alle gravi violazioni di legge poste in essere dalla Procura di Marsala e refluite nella sentenza di oggi".
Angioni è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali e ad un risarcimento danni "provvisionale" di 3mila euro in favore dell’ex poliziotto, che nel processo si è costituito parte civile con l’assistenza dell’avvocato Giuseppe De Luca, del foro di Trapani.