Denise Pipitone, anche la Cassazione assolve la sorellastra. La mamma: “Solo tristezza”
La Corte di Cassazione ha assolto in via definitiva Jessica Pulizzi, la ragazza accusata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo il primo settembre del 2004 quando aveva quattro anni. I due processi precedenti a carico della sorellastra di Denise si erano già conclusi con una assoluzione.
Jessica Pulizzi assolta in primo e secondo grado – Dalla scomparsa della piccola Denise le indagini, condotte dalla Procura della Repubblica di Marsala, avevano puntato sempre sulle responsabilità della sorellastra, figlia del padre naturale della piccola. Per l’accusa a tradirla sarebbe stata una frase pronunciata in dialetto mentre aspettava di essere sentita in Questura pochi giorni dopo la scomparsa della bambina e registrata da alcune cimici. “Io a casa ci ‘a purtai”, disse Jessica alla madre. Ma Jessica è stata appunto assolta in primo e secondo grado. Secondo il Pg non ci sono elementi per dimostrare “che nei 15 minuti indicati come orario del possibile rapimento Jessica lo abbia compiuto”.
La mamma di Denise: "Non ci saranno né vinti né vincitori, solo tanta tristezza" – La mamma di Denise, Piera Maggio, ha scritto un messaggio su Facebook in attesa di conoscere il verdetto della Cassazione. “Comunque vada – ha scritto mamma Piera – credo fermamente che non ci saranno né vinti né vincitori, solo tanta tristezza! Finché non c'è giustizia non ci sarà mai pace”. In questi anni la donna non si è mai arresa all’idea di aver perso sua figlia (il corpo di Denise non è mai stato ritrovato) e sta continuando a lottare per tenere viva l’attenzione sulla bambina, conoscere la verità e per avere giustizia. Il mese scorso Piera Maggio ha pubblicato su Facebook un post amaro per dire che aveva ricevuto a casa la tessera sanitaria della piccola Denise. “Che tristezza vedere, dentro la cassetta della posta, una busta con la nuova e rinnovata tessera sanitaria di Denise, purtroppo mai utilizzata. In alcuni casi, per lo Stato italiano, gli scomparsi esistono, per altri… si sarebbero eclissati, o forse mai esistiti”, ha commentato Piera.