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Dengue a Fano, salgono a 102 i casi accertati. Il virologo Burioni: “Situazione fuori controllo”

È salito a 102 il numero di casi di dengue registrati a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino. A riferire il dato è stata la Regione Marche, aggiungendo anche che sono in via di verifica altri casi che nei giorni scorsi hanno presentato una sintomatologia compatibile. Il virologo Roberto Burioni: “Situazione fuori controllo, le infezioni sono come minimo il doppio”.
A cura di Eleonora Panseri
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È salito a 102 il numero di casi di dengue registrati a Fano, in provincia di Pesaro e Urbino. A riferire il dato è stata la Regione Marche, sostenendo anche che sono in via di verifica altri casi che nei giorni scorsi hanno presentato una sintomatologia compatibile.

"La situazione – sottolinea Regione Marche – è monitorata costantemente. È previsto un incontro di aggiornamento con il ministero e l’Istituto superiore di Sanità (Iss), al quale parteciperanno rappresentanti regionali e territoriali".

La dengue è una malattia trasmessa unicamente dalla puntura di zanzara, non da persona a persona, e causa  febbre, mal di testa acuti, dolori attorno e dietro agli occhi, muscolari e alle articolazioni, nausea e vomito e irritazioni della pelle.

"Per prevenire la malattia sono state messe in atto tutte le misure di sanità pubblica previste – aggiunge la Regione -. Come da indicazione del Dipartimento di prevenzione della Ast, il Comune di Fano ha effettuato la disinfestazione su tutta l’area urbana di Fano e avviato un intervento per eliminare le larve. Inoltre è partita una campagna informativa per sensibilizzare la popolazione residente su come eliminare le zanzare nei giardini e nelle aree private".

"Situazione fuori controllo, le infezioni sono come minimo il doppio. Speriamo nell'arrivo del freddo. Di nuovo, pensate fosse successo a giugno", ha scritto in un post su Facebook Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all'Università Vita-Salute San Raffaele in merito al focolaio. "Il vaccino non è utile in questo caso. – aggiunge Burioni nel post – Bisogna eliminare le zanzare tigre che trasmettono la malattia".

"Nella zona di Fano si sta verificando quello che sembra proprio essere un focolaio autoctono di dengue ed è evidente che con tutti i casi nel nostro paese c'era da aspettarselo e l'avevamo anche preventivato. Dopo i focolai del 2023 eccoci di nuovo alle prese con la dengue importata e che poi si diffonde. Ora si deve passare alle vaccinazioni, perché un eventuale recidiva può diventare importante e poi si deve fare un lavoro certosino di sorveglianza dei contatti dei casi perché altrimenti il focolaio si allargherà ancora di più", ha detto invece all'Adnkronos Salute Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico S.Martino di Genova.

"Le amministrazioni comunali non possono essere lasciare sole in questo lavoro di disinfestazione contro le zanzare – ha spiegato ancora – va fatto un ragionamento più ampio con interventi strutturali anti-zanzare. Nel frattempo si deve affrontare questo focolaio arrivato a 102 contagi arginandolo altrimenti rischiamo una espansione sul territorio e oltre. Uno scenario – ha concluso l'infettivologo – che diventerebbe ancora più difficile da gestire".

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