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Delitto di Avetrana: l'omicidio di Sarah Scazzi

Delitto Sarah Scazzi, Corte Europea dichiara inammissibile ricorso della difesa di Cosima e Sabrina Misseri

Non tornerà in aula il caso Sarah Scazzi per il quale sono condannate all’ergastolo Sabrina Misseri e la madre Cosima Serrano. La Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso della difesa della zia e della cugina della 15enne di Avetrana.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sabrina Misseri e Cosima Serrano
Sabrina Misseri e Cosima Serrano
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La Corte Europea dei Diritti dell'Uomo ha dichiarato inammissibile il ricorso dei legali di Sabrina Misseri e Cosima Serrano, condannate all'ergastolo per l'omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana scomparsa il 26 agosto 2010.

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A dare la notizia è stato il programma "Quarto Grado" in onda su Rete 4. Nel 2018 era stato presentato il ricorso alla Corte Ue dall'avvocato di mamma e figlia, condannate in via definitiva all'ergastolo per il delitto di Avetrana. Lo zio della 15enne, Michele Misseri, è invece tornato in libertà dopo aver scontato 8 anni per occultamento di cadavere.

Sarah Scazzi e Sabrina Misseri
Sarah Scazzi e Sabrina Misseri

La Corte Ue è stata chiamata a vagliare uno dei fattori che hanno portato alla condanna di Cosima e sua figlia Sabrina, ossia la testimonianza del fioraio Giovanni Buccolieri, poi condannato per falsa testimonianza. Buccolieri aveva infatti detto agli inquirenti di aver visto la zia e la cugina della 15enne mentre la inseguivano e prelevavano con la forza per poi farla salire in auto. Successivamente, il fioraio disse di aver "sognato tutto"

Il marito di Cosima Serrano, Michele Misseri, continua a dichiararsi unico colpevole del delitto, anche dall'abitazione di Avetrana dove è tornato dopo la fine della pena per occultamento di cadavere. L'uomo, che ha riferito agli inquirenti il coinvolgimento della figlia Sabrina nel delitto della 15enne, sostiene di essere stato "ingannato" e "costretto a raccontare un'altra versione dei fatti sotto effetto di tranquillanti".

Nei tre gradi di giudizio, invece, è stato attestato che Sabrina Misseri avrebbe ucciso la cugina per questioni di gelosia legate alla figura di Ivano Russo, il giovane del quale Misseri era innamorata all'epoca dei fatti. Con lei, sempre secondo l'accusa, avrebbe agito anche la madre Cosima Serrano.

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