Delitto passionale a Genova: uccide i due vicini, la moglie e poi si suicida
Si è recato, questa mattina, nel bar vicino casa, dove ha incontrato i suoi vicini, due fratelli con i quali aveva un rapporto di amicizia da tempo. Ha ucciso entrambi e, subito dopo aver commesso il duplice omicidio, è ritornato nella sua abitazione, dove poi ha sparato alla moglie. Infine, ha diretto l'arma contro se stesso, suicidandosi. Questo terribile episodio di cronaca, ha sconvolto il quartiere genovese di Molassana, dove è appunto avvenuta la strage.
"Sono incredulo, erano tra loro persone molto legate, anche perché venivano dallo stesso paese. Facevano spesso passeggiate insieme. Trabona aveva un piccolo orto sulle alture di Molassana e mi portava la verdura fresca. Giocavano spesso a carte al circolo della Concordia, facevano interminabili partite. Nessuno poteva immaginare una cosa del genere" ha raccontato Claudio Pigella, un loro vicino di casa.
Carlo Trabona, settantenne originario di Caltanisetta, diversi giorni fa aveva confidato alla figlia di sospettare che la moglie lo stesse tradendo col vicino di casa. Che questo suo timore fosse o meno reale, è ancora tutto da chiarire, eppure, secondo indiscrezioni, pare che l'uomo avesse sofferto, in passato, di disturbi psichici.
Questa mattina Carlo Trabona è uscito di casa, per incontrare i due fratelli, suoi vicini e amici, sotto i portici del bar. E' nato un litigio, durante il quale Trabona ha sparato in testa ad Angelo Cavarretta (76 anni), uno dei due fratelli. Immediatamente dopo, si è dato alla fuga, inseguito da Loreto Cavarretta (68 anni), l'altro vicino di casa. Trabona si è rifugiato, con l'arma in pugno (una pistola a tamburo detenuta illegalmente) in un magazzino del quartiere. Appena ha potuto, ha sparato contro il suo inseguitore, che ha colpito all'addome.
Trabona è poi tornato nella sua abitazione, in via Piacenza n. 91, dove sul ballatoio ha ucciso anche la moglie, Antonina Scinta (72 anni), terza vittima di questo folle gesto. L'uomo, evidentemente sconvolto, ha chiesto poi di parlare con un mediatore, per spiegare il motivo della sua strage. Alessandra Bucci, dirigente della sezione omicidi della Squadra mobile, ha tentato in tutti modi di convincere Trabona a consegnarsi, ma alla fine l'uomo si è suicidato.