Delitto Olgiata: Manuel Wiston condannato a 16 anni per l’omicidio della contessa Alberica Filo della Torre
Per l’assassinio della contessa Alberica Filo della Torre, Manuel Winston Reyes è stato condannato a 16 anni di carcere. La condanna è stata elargita, mediante rito abbreviato, dal gup Mssimo Di Lauro. Il filippino, reo confesso dell’omicidio, uccise la contessa, allora 42enne, nella sua villa dell’Olgiata, il 10 luglio 1991. Dopo tanto chiacchiericcio, intriso di ipotesi passionali, si è arrivati alla verità, quella vera: l’ex domestico, in un raptus, ha ucciso la sua ex datrice di lavoro, solo perché lo aveva licenziato. Il marito della contessa, Pietro Mattei, si aspettava che a Manuel Wiston venisse inflitta una pena più severa: “Sinceramente io e i miei figli confidavamo in una sentenza più severa e più pesante, anche tenuto conto che abbiamo dovuto soffrire per oltre venti anni. In ogni caso, arriviamo oggi a scrivere la parola fine su questa vicenda”.
In realtà il pm Maria Francesca Loy aveva chiesto l’ergastolo per il domestico filippino, ma il rito abbreviato, esclude tale pena che può estendersi per un massimo di 30 anni. I legali di Winston, Valter Biscotti e Nicodemo Gentile, affermano che la tale pena sia stata affibbiata a Wiston anche perché l’uomo non ha mai avuto colpi di testa, portando avanti una condotta esemplare, non commettendo altri reati e soprattutto mostrando pentimento. La confessione di Winston, però, è fuoriuscita solo a parte da aprile scorso, quando i Carabinieri del nucleo investigativo di Roma hanno dato una svolta alle indagini. Il caso è stato riaperto, in quanto Pietro Mattei ha chiesto di recuperare il fascicolo relativo all’omicidio della moglie. La richiesta è stata accolta da Italo Ormanni, procuratore aggiunto e dal pm Nicola Maiorano. Da questo fascicolo, come ha spiegato il legale di Mattei, Giuseppe Marazzita, si è scoperto che “nove dei quattordici nastri delle intercettazioni del cameriere filippino non erano state sbobinate e trascritte”. In queste intercettazioni, Winston avrebbe chiesto a un connazionale di aiutarlo a vendere i gioielli che aveva rubato in casa della contessa, dopo averla uccisa. Il valore dei preziosi ammontava a migliaia di dollari. Solo un anello, infatti, era stimato per 40 mila dollari, che il domestico intendeva cedere anche a meno.
Inoltre, i Ris ha isolato, in un secondo momento, delle tracce ematiche appartenenti a Winston, che erano rimaste attaccate al lenzuolo usato per strangolare contessa Alberica. Si auto accusa dell’omicidio il domestico filippino, ma non del furto dei gioielli, reato andato, oltretutto, in prescrizione. La contessa Alberica Filo della Torre era una donna ricca, elegante, uccisa proprio nel giorno in cui doveva festeggiare dieci anni di matrimonio con suo marito. Per l’occasione, la donna aveva organizzato un party in villa. Proprio quel giorno, la contessa ha trovato la morte. I figli della nobildonna, Domitilla e Manfredi, ora adulti, hanno fondato un’associazione di beneficienza, nella quale confluiranno gli eventuali risarcimenti che saranno versati alla famiglia per la tragica morte della loro madre. La somma dovrebbe ammontare a 300 mila euro.