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Delitto Novi Ligure: il padre di Omar Favaro litiga con i Carabinieri

Allarmati da un’animata lite tra Maurizio Favaro e la moglie, i vicini hanno chiamato i Carabinieri che si sono diretti sul posto: il padre di Omar ha aggredito un militare il quale nella colluttazione è stato lievemente ferito. L’uomo è stato ricoverato nel reparto psichiatrico dell’ospedale di Alessandria.
A cura di Daniela Caruso
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Delitto Novi Ligure

Maurizio Favaro, padre di Omar, il ragazzo che, insieme alla sua fidanzata Erika De Nardo, uccise la madre e il fratello di lei, in via Beniamino Dacatra 12, nel quartiere del Lodolino, è stato ricoverato al reparto psichiatrico di Alessandria, dopo aver avuto un acceso diverbio con le Forze dell’Ordine. L’accaduto si è verificato tra venerdì e sabato notte, a Novi Ligure: l’uomo ha colpito in pieno volto un carabiniere che si era avvicinato a Favaro, il quale era seduto sulla sua auto, dopo un violento litigio con la moglie. I militari sono intervenuti, a seguito di una chiamata fatta al 112 dai vicini, allertati dalle grida dei due coniugi, che discutevano animatamente. Favaro, agitato e arrabbiato, ha iniziato un delirio verbale, poi culminato nell’aggressione al pubblico ufficiale, con il quale ha avuto una colluttazione.

Il carabiniere è stato lievemente ferito e guarirà nel giro di pochi giorni. Bloccato da altri agenti sopraggiunti sul posto, l’uomo è stato trasportato con un’ambulanza al pronto soccorso.Omar Favaro è uscito dal carcere circa un anno e mezzo fa, nella primavera del 2010 e ha avuto sempre l’appoggio e il supporto del padre, che non lo hai mai abbandonato. Negli ultimi tempi, però, pare che il loro rapporto padre-figlio avesse subito una battuta d’arresto, tanto che i due si sarebbero allontanati. La famiglia Favaro si è trasferita a Acqui Terme, in provincia di Alessandria, dove gestisce un bar, mentre Omar risiede, attualmente, in Toscana, dopo aver scontato la pena per i delitti commessi. Omar ha beneficiato dell’indulto e di sconti di pena per buona condotta.

Il massacro di Novi Ligure, al tempo, ebbe una grande risonanza mediatica: Erika De Nardo dovrebbe essere scarcerta entro il 2012. Nel 2009 ha conseguito la laurea in Lingua e Letteratura Italiana, dichiarando di voler iniziare una nuova vita e, un giorno, farsi una famiglia. Sono trascorsi dieci anni da quando i due ragazzi, allora minorenni, uccisero Susanna Cassini, 41 anni e il piccolo Gianluca De Nardo, di 11 anni.

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