Delitto Noventa, ora si indaga sulla morte del marito di Debora Sorgato
Un marito morto suicida e ritrovato solo un anno dopo, un successivo compagno morto prematuramente in un incidente e un terzo uomo con cui aveva avviato una relazione deceduto anche lui dopo essersi ucciso. Sono tre episodi della vita di Debora Sorgato che alla luce dei recenti fatti assumono un aspetto inquietante. La 44enne padovana infatti dal 16 febbraio si trova in carcere assieme al fratello Freddy e all’amica Manuela Cacco con l’accusa di aver assassinato Isabella Noventa la segretaria 55enne amante del fratello Freddy, facendone poi sparire il cadavere. Per il momento si tratta di semplici coincidenze anche se nei primi due casi la Sorgato è stata diretta beneficiaria delle eredità lasciata dai due, ma ora la Procura di Vicenza ha deciso di fare ulteriori accertamenti su alemno uno degli episodi.
In particolare nel mirino del procuratore aggiunto del Tribunale di Vicenza, Orietta Canova, la morte del primo marito di Debora Sorgato, Giuseppe Berto. Il cadavere mummificato dell'uomo venne trovato in un'auto in un garage di Dueville, in provincia di Vicenza, nel gennaio del 2001, con segni di tagli sui polsi. Accanto al cadavere una lettera autografa datata l'anno prima in cui l'uomo affidava tutti i suoi averi alla moglie. Il caso fu giudicato come suicidio dagli inquirenti e archiviato. Anche alla luce delle recenti richieste dei genitori di Giuseppe Berto, ora però la Procura intende chiarire meglio le circostanze della sua morte. "Vorremmo chiarire la morte di nostro figlio perché è sempre stata un mistero, hanno detto che si è ucciso però le spiegazioni non le abbiamo mai avute" avevano spiegato infatti poche settimane fa gli anziani genitori dell'uomo intervistati dalla trasmissione tv "Chi l'ha Visto?".
Il compagno di Sorgato controllò le denunce di Noventa
Poco dopo la morte dell'uomo Debora iniziò una relazione con Gianluca Ciurlanti, morto poi nel 2002 in un incidente stradale. Come riferisce Il Giornale di Vicenza, anche in questo caso la Sorgato incinta di tre mesi fu destinataria di una somma importante dall'assicurazione pari a circa 500mila euro. Parte di quei soldi sono stati rinvenuti successivamente in casa dell'attuale compagno della Sorgato, il carabiniere Giuseppe Verde, anche lui indagato ma per violazione del segreto d’ufficio e accesso abusivo alla banca dati delle forze dell’ordine.
Secondo gli accertamenti degli inquirenti, il maresciallo avrebbe cercato per ben due volte nella banca dati interforze informazioni relative a Isabella Noventa. Gli accessi non autorizzati risalgono al periodo tra il novembre 2013 e settembre 2014, cioé lo stesso arco temporale in cui la donna presentò sei denunce per minacce e atti persecutori. La stessa 55enne si era rivolta all'uomo per chiedere consigli perché stanca e preoccupata delle lettere e delle telefonate che riceveva. Subito dopo però decise di presentare denuncia alla polizia ed è a questo punto che il carabiniere accede al suo fascicolo illecitamente usato le su credenziali. Resta da stabilire per quale motivo l'uomo era interessato alle denunce della donna e se queste avevano a che fare con Debora Sorgato.