video suggerito
video suggerito
Omicidio Chiara Poggi: il delitto di Garlasco

Delitto Garlasco – Stasi in appello conferma la sua innocenza: non ho ucciso Chiara

Alberto Stasi sostiene fermamente la sua innocenza: il ragazzo è accusato dell’omicidio dell’ex fidanzata Chiara Poggi, uccisa nel 2007. La famiglia Poggi confida nella giustizia e dichiara: “Dobbiamo tener duro”.
A cura di Daniela Caruso
232 CONDIVISIONI
Delitto Garlasco - Stasi in appello conferma la sua innocenza: non ho ucciso Chiara
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

I genitori di Chiara Poggi si sono ritrovati nella stessa stanza di tribunale con Alberto Stasi, ex fidanzato della ragazza, uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. Il ragazzo, a distanza di quattro anni, resta l’unico imputato per la morte della giovane. Ieri si è svolto il processo di secondo grado, in cui Stasi ha proclamato apertamente la sua innocenza. La famiglia di Chiara tiene ancora duro, sperando che attraverso la giustizia si arrivi alla verità su quel tragico giorno d’estate di quattro anni fa. La madre Rita ha dichiarato che la visione di Stasi non le ha fatto “nessun effetto”, e che “Adesso che è iniziato siamo più tranquilli. Dobbiamo tener duro, dobbiamo farlo per Chiara”.

Alberto ha solcato le soglie del Tribunale dall’ingresso principale, già assalito da fotografi e videocamere, giungendo con mezz’ora di ritardo all’appello. Durante la seduta, è stata ripercorsa l’intera vicenda che ha coinvolto Chiara Poggi e l’ex fidanzato, il giorno del massacro e il ritrovamento del corpo senza vita della giovane. Il giudice Fabio Tucci ha posto particolarmente l’accento sul materiale pedopornografico ritrovato nel computer di Stasi e sulla situazione mentale e psicologica di Alberto, che in quel periodo viveva un periodo stressante, a causa delle continue pressioni della madre, che lo incitava a laurearsi quanto prima e l’assenza di Chiara, la quale era lontana, poiché in vacanza. Gran parte del materiale ritrovato nel pc (circa il 73%) sarebbe stato cancellato dai Carabinieri che, in assenza della difesa, hanno cancellato diversi file.

Stasi ha confermato la posizione assunta in udienza preliminare, mettendo accento sulla sua totale innocenza, non rilasciando nuove dichiarazioni. In primo grado, per Alberto Stasi è stata emessa sentenza di assoluzione. A partire dalla prossima udienza fissata per il 22 novembre, per il delitto di Garlasco sono previste nuove perizie considerate “sostanzialmente inutili” secondo il legale di Stasi. L'avvocato sottolinea il fatto che, tra nuove indagini e analisi scientifiche, si lascia in libertà il vero assassino di Chiara.

232 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views