Delitto Garlasco, non solo Dna per Andrea Sempio: analisi anche sulle impronte su scarpe e sapone a casa Poggi

Domani, giovedì 13 marzo, sarà una giornata importante per i nuovi sviluppi del delitto di Garlasco, nel quale venne uccisa Chiara Poggi. Andrea Sempio, amico del fratello della vittima, iscritto nelle scorse ore nel registro degli indagati per concorso in omicidio a 18 anni da quei tragici fatti, dovrà infatti presentarsi nella sede della scientifica dei carabinieri di Milano per essere sottoposto all'esame salivare e al tampone.
Omicidio Chiara Poggi, Andrea Sempio aveva negato il test salivare
Sempio "aveva negato il consenso" una settimana fa al prelievo dei campioni biologici. Poi giovedì il gip di Pavia ha ordinato il "prelievo coatto" davanti ai militari al quale non si può opporre. Ma gli inquirenti avrebbero altri elementi oltre al Dna, anche alcune "strane" telefonate di Sempio a casa Poggi prima del delitto oltre a tracce mai analizzate finora dagli inquirenti.
Secondo quanto si evince dal provvedimento con cui la Cassazione ha dato il via libera alla nuova inchiesta, c'è anche la necessità di verificare la "compatibilità della grandezza delle impronte repertate sul luogo del delitto con la taglia delle scarpe" di Sempio e di comparare le impronte digitali repertate nella villetta di Garlasco, tra cui quelle rintracciate sul dispenser nel bagno dove l'assassino si sarebbe lavato le mani dopo aver ucciso Chiara Poggi. E non solo.
"Il pm richiedente – si legge nel documento -, acquisita una nuova consulenza tecnica della difesa di Stasi inerente la compatibilità della grandezza delle impronte repertate sul luogo del delitto con la taglia delle scarpe di Andrea Sempio, avanzava una nuova richiesta di riapertura delle indagini, chiedendo di essere autorizzato a: completare, anche con accertamento peritale, le indagini genetico forensi aggiornate allo stato della tecnica e della scienza attuale; confrontare le impronte papillari repertate sul luogo del delitto con quelle mai acquisite di Andrea Sempio; escutere gli amici dell'epoca di Chiara Poggi e di suo fratello Marco al fine di ricostruire compiutamente le frequentazioni della vittima; interrogare Andrea Sempio".
Alberto Stasi si professa da sempre innocente per il delitto di Garlasco
Era il 13 agosto del 2007 quando Chiara Poggi fu uccisa a 26 anni nella sua casa in via Giovanni Pascoli a Garlasco (Pavia) mentre era sola. Per il delitto è stato condannato il fidanzato Alberto Stasi, ex studente della Bocconi. L’uomo, che si è sempre professato innocente, sta scontando una pena a 16 anni di reclusione ma può uscire dal carcere per lavorare ogni giorno. Proprio la consulenza della difesa di Stasi, firmata dai genetisti Lutz Roewer e Ugo Ricci, ha di fatto dato nuovo impulso all'inchiesta, e chiarisce, come spiegato da fonti difensive, che il tracciato del materiale genetico maschile, che era stato repertato nelle unghie della vittima, è "leggibilissimo".
Sempio, oggi 37enne, era già stato al centro di indagini, tra il 2016 e il 2017, sollecitate sempre da parte dei legali di Stasi sul dna ritrovato sotto le unghie di Chiara Poggi. Le accuse nei suoi confronti erano però state archiviate dall'allora procura di Pavia guidata all'epoca da Mario Venditti.