Delitto di Novi Ligure: Erika De Nardo insegnerà ai bambini del Madagascar
Erika De Nardo è tornata in libertà. A undici anni dal massacro della madre e del fratellino, la ragazza sembra essere diventata una persona diversa, che vuole impegnarsi nel sociale. Erika, infatti, ha espresso il desiderio di voler insegnare ai bambini del Madagascar. A comunicare la particolare scelta della ragazza è stato Don Antonio Mazzi, fondatore della comunità nella quale Erika è stata ospitata per diversi mesi. La giovane ha dichiarato che fare la maestra in Africa rappresenta un'idea che le è scaturita autonomamente e ha sottolineato, inoltre, di averne già parlato col magistrato. Don Mazzi spiega di aver sempre sostenuto che "Erika ha chiesto di lavorare con noi una volta finita la pena. Sono convinto che la gente deve riparare proprio dove ha fatto del male" e di essere "sicuro che la gente questo non lo può capire".
A livello mediatico, infatti, i più hanno criticato l'operato della giustizia per aver dato a Erika una pena troppo esigua, rispetto ai reati commessi. Don Mazzi non entra nel merito della questione penale, in quanto, ha detto che non spetta a lui concedere il perdono e di non mettere in discussione la giustizia italiana, poiché lui si definisce semplicemente "un educatore, sono convinto che nessuno è irrecuperabile. Non voglio mollare nessuno, neanche Erika". Queste le parole espresse da Don Mazzi, durante una telefonata al giornalista di Libero, Maurizio Belpietro. Falsa la lettera diffusa dai giornali italiani, presumibilmente scritta da Erika, all'ex fidanzato Omar Favaro: è quanto sostiene sempre l'educatore, che dice le seguenti parole al giornalista: "é falsa, non l'ha scritta Erika. E tu che sei giornalista, lo sai". Stesso discorso vale anche per le foto di Erika: "sono state rubate, lei non si è mai prestata. lei non vuole essere fotografata".
Erika, secondo Don Mazzi, sarebbe contenta se il padre si risposasse con la sua nuova compagna. La ragazza, da sempre sostenuta dal padre che non l'ha mai abbandonata, durante tutti questi anni di lontananza e detenzione, avrebbe esternato al genitore lo stupore che oggi prova pensando al duplice delitto commesso: "Pensa papà, io che non sono capace di uccidere una mosca, ho ammazzato mia madre e mio fratello". Don Mazzi, infine, ha dichiarato di non voler far incontrare i due ragazzi, in quanto sia lui che il padre della ragazza, pensano che Erika potrebbe ricadere, nuovamente, nel tunnel della tossicodipendenza.