Delitto di Lecce, insulti social agli avvocati di De Marco: “Difendete un indifendibile”
"È inaccettabile che si faccia confusione tra l'avvocato e l'assistito. Simili offese tendono a screditare la funzione della difesa che è sacra e inviolabile e deve essere fatta con serietà e professionalità". Così Andrea Starace, avvocato difensore di Antonio De Marco, il cosiddetto killer di Lecce, e da alcuni giorni vittima di una pioggia d'insulti sui social, dove le persone lo attaccano per aver assunto la difesa del ventunenne che ha ucciso Eleonora Manta e Daniele De Santis. "Purtroppo gli insulti social non sono una novità quando si verificano simili fatti di cronaca", dice a La Repubblica. "Dispiace dover commentare simili offese".
Le indagini per l'omicidio dei due fidanzati di Lecce sono ancora in corso e anche la confessione dell'infermiere sembra aver cristallizzato il quadro investigativo, la fine della storia non è ancora scritta. Nei prossimi giorni gli avvocati si riservano di chiedere una perizia psichiatrica su De Marco, mentre continueranno a seguire l'attività della procura per tutelare i diritti del loro assistito, da sette giorni recluso nella struttura circondariale di Borgo San Nicola a Lecce.
In loro favore, dopo la polemica social per gli insulti, si è schierato anche l'Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Lecce che ancora una volta. "Il consiglio", si legge nel comunicato diffuso poco fa "condanna fermamente tali inqualificabili atteggiamenti, ed esprime piena solidarietà ai due colleghi coinvolti ritenendo altrettanto inaccettabile l'idea che l'avvocato possa essere considerato sodale del proprio cliente: siffatta superficiale forma di confusione delle due figure risulta offensiva e pericolosa, in quanto svilisce l'importanza del ruolo del difensore e l'effettività del diritto costituzionale di difesa, principio cardine del nostro sistema giuridico e garanzia di legalità".