Delitti Bolzano, la difesa di Benno: “Lui non è normale, ad armare la sua mano è stata la malattia”
"Benno non è una persona normale, è un malato di mente sul quale gli insulti si abbattono fino a quando non ce la fa più. Questi omicidi sono nell'aria da anni”. Così nella sua arringa difensiva in Corte d'appello a Bolzano l'avvocato Angelo Polo, uno dei legali di Benno Neumair, a processo per l’omicidio dei suoi genitori, Peter e Laura.
Benno, 31 anni, ha confessato (salvo poi dire di "non ricordare") di aver ucciso, il 4 gennaio 2021, nell'abitazione di famiglia il padre e la madre occultandone poi i cadaveri nel fiume Adige. L’accusa per Neumair ha chiesto l’ergastolo e un anno di detenzione in isolamento, la difesa insiste sulla presunta patologia psichica dell’uomo.
"La perdita di controllo del 4 gennaio deriva dallo stress cronico. Benno vede in Peter tutto ciò che è brutto nella sua vita e sopprime la fonte del suo dolore. Dopo quel momento cade in uno stato di incoscienza. L'assassinio della madre è quindi solo un automatismo", così ancora l’avvocato, che ha poi aggiunto che la madre aveva chiesto a uno psichiatra come comportarsi col figlio perché sapeva che era malato.
"Ad armare la sua mano è stata la sua malattia", ha detto ancora, parlando del delitto come una "furia narcisista". "Condannatelo a guarire e quindi a piangere e a chiedere scusa e a tornare tra noi un giorno lontano, sì, ma pur sempre albeggiante", così ancora l’avvocato. La linea della difesa punta sul dimostrare la seminfermità mentale del 31enne.
Il legale di parte civile non crede invece alla malattia. "Benno Neumair era completamente sano di mente quando ha ucciso suo padre, sua madre e quando si è liberato dei corpi. Vi chiedo di tenere conto di questo fatto e di accettare la sua piena responsabilità", così l’avvocato Carlo Bertacchi dinnanzi alla Corte d'assise di Bolzano.
Oggi in aula sono presenti la sorella di Benno, Madè, e i familiari delle due vittime. "Benno sa esattamente com'era vestita la madre quando l'ha uccisa, ha mentito, stava aspettando sua madre dietro la porta", ha aggiunto Bertacchi.
"Non ci sono prove che abbia perso conoscenza dopo l'omicidio del padre, anzi, ha spento il cellulare di suo padre, ha aperto un documento Word sul computer e ha chiamato sua madre per un minuto. Benno Neumair ha mostrato nei test neurologici che il suo controllo degli impulsi è intatto. Non sto dicendo che il crimine fosse pianificato ma Peter è stato strangolato nel corridoio, alle spalle".