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Defibrillatori difettosi, l’allarme agli ospedali: “Controllate pazienti operati al cuore”

Allarme della multinazionale St.Jude Medical a causa di pile difettose che potrebbero scaricarsi molto prima del previsto in alcuni defibrillatori cardiaci interni.
A cura di A. P.
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Delle pile difettose che si scaricano all'improvviso stanno mettendo in allarme decine di ospedali in tutta Italia. Si tratta infatti delle batterie contenute in alcuni defibrillatori cardiaci interni che vengono impiantanti ai pazienti con problemi di cuore e che da un momento all'altro potrebbero ritrovarsi senza il dispositivo salvavita che aiuta il cuore a mantenere il ritmo regolare. L'allarme è stato lanciato dalla stessa azienda produttrice, la multinazionale americana St.Jude Medical, leader mondiale nel settore della produzione di dispositivi medicali, dopo il decesso due pazienti in Usa a causa della batteria scarica del micro defibrillatore.

Il problema riguarderebbe gli impianti realizzati prima del 23 maggio 2015, circa 400mila micro defibrillatori, alcune centinaia dei quali già impiantati a pazienti affetti da cardiopatie in varie parti del mondo. Dopo la segnalazione lo stesso ministero della Salute italiano ha invitato a tutte le Asl una allerta sulla pericolosità dei modelli di dispositivi medici in questione spiegando il rischio sulla sicurezza e i pericoli per la vita dei pazienti. La stessa azienda nel suo alert invita i medici a tenere sotto controllo i pazienti operati sconsigliando però la sostituzione del dispositivo se non necessario  in quando i danni potrebbero essere maggiori rispetto a quelli  dovuti alla batteria. La sostituzione quindi dovrebbe essere effettuata solo  in presenza effettiva di un esaurimento prematuro della batteria che può essere riconosciuto dai medici attraverso il monitoraggio dell'impianto.

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