Il decreto scuola è legge. Stanziati 450 milioni per università e ricerca
Arriva il sì dall'Aula di palazzo Madama al decreto sulla scuola. E' stato approvato , in seconda lettura e senza modifiche, con 150 sì, 15 no e 61 astenuti. Hanno votato a favore Pd e Pdl. Voto contrario da parte della Lega. Astensione invece da parte di Sel e M5S. Il punto focale del provvedimento riguarda lo stanziamento di 450 milioni a regime per interventi nei settori della scuola, dell’università e della ricerca. Soddisfazione del ministro dell'Istruzione Maria Chiara Carrozza. Nel dl scuola – ha detto – c’è, tra l'altro, “una risposta al sistema degli istituti musicali pareggiati, che stava andando progressivamente in rovina a causa di una mancanza di attenzione. Oggi diamo a questo settore una risposta, affermando che studiare musica in Italia è di nuovo all’attenzione del Parlamento ed è nuovamente considerato importante. Abbiamo anche inserito dei premi, nell’ambito del diritto allo studio, nel sistema delle accademie artistiche e musicali: anche questo è un progressivo passo avanti per il sostegno dello studio della musica e dell’arte in Italia".
I provvedimenti più importanti, in sintesi– 15 i milioni di euro previsti a partire dal 2014 per gli studenti delle scuole medie e superiori, anche con disabilità,"in possesso di requisiti inerenti l'esigenza di servizi di trasporto e assistenza specialistica e la condizione economica". Incrementato strutturalmente di 100 milioni di euro annui, a decorrere dal 2014, il fondo integrativo statale per la attribuzione di borse di studio agli universitari. Divieto di fumo esteso anche ai cortili delle scuole e sigarette elettroniche bandite, con l' obiettivo di tutelare la salute degli studenti. Un’ora in più di geografia generale ed economica negli istituti tecnici e professionali al biennio iniziale, e nuovi stanziamenti per avviare dal quarto anno delle superiori e all’ultimo anno delle medie l’orientamento degli studenti.