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Decine di migliaia di pesci morti nella laguna di Orbetello a causa del surriscaldamento delle acque

A causa dell’eccessivo riscaldamento delle acque migliaia e migliaia di pesci muoiono ogni giorno nella lagna di Orbetello. Il pescatore: “In 49 anni non ho mai visto una situazione del genere”.
A cura di Davide Falcioni
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Migliaia e migliaia di pesci vengono trovati ogni giorno morti nella laguna di Orbetello a causa dell'eccessivo riscaldamento delle acque; il comune sta lavorando alla rimozione delle carcasse ma la situazione resta ancora complessa e non è previsto alcun miglioramento nei prossimi giorni. "Con il cambio del vento che spira dal quadrante sud – spiegava ieri il sindaco della città maremmana Andrea Casamenti- , il pesce morto in grande quantitativo è arrivato lungo la costa della laguna di levante, sulla passeggiate di Orbetello e Neghelli. Quindi sono in fase di potenziamento gli interventi per la rimozione del pesce, iniziati già una settimana fa. Saranno intensificati i pattugliamenti per la rimozione delle carcasse che si ammassano sulle sponde che lambiscono i centri abitati e lunedì ci sarà una nuova riunione del Comitato tecnico scientifico per una nuova valutazione della situazione".

Secondo Andrea Bartoli, vicepresidente di Fedagripesca Toscana, quella in corso è una "tragedia annunciata" da tempo, e le cause sono note a tutti gli addetti ai lavori: il surriscaldamento delle acque lagunari, l'anossia provocata dall'alga valonia e i valori chimici fuori controllo stanno spazzando via tutto il pesce, sia quello da vendere subito che quello appena nato, destinato a rigenerare la fauna ittica in laguna. Per Bartoli "ripetiamo da anni che si tratta di un evidente problema su cui intervenire alla fonte, perché riguarda le infrastrutture: adesso è diventato irrimandabile che le istituzioni preposte si attivino. Una volta compiuti gli interventi necessari sarà poi necessario istituire un organismo di gestione stabile della laguna, per evitare che situazioni del genere tornino a distruggere il lavoro di un intero comparto sul territorio e un ecosistema che oggi e' stato stravolto".

A confermare quanto sia difficile la situazione è Leandro Moretti, pescatore dipendente della cooperativa La Peschereccia e sindacalista  Cgil: "Ho 62 anni e da 49 lavoro come pescatore nella laguna – racconta a Maremma Oggi – Non ho mai visto, nemmeno nell’estate del 2015, una situazione tanto compromessa. Con esalazioni che da giorni ammorbano l’aria a Orbetello, e oramai diversi episodi di irritazione alle vie respiratorie da parte di tanti cittadini. Il problema principale in questo momento è senza dubbio quello sanitario, perché si stanno accumulando 2-3mila quintali di spigole, cefali, orate e anguille morte alla foce sud di Ansedonia, dove c’è lo sgrigliatore che trattiene il materiale putrescente per evitare che venga sversato in mare. Stiamo caricando centinaia di sacchi per rifiuti speciali su camion sigillati che portano i pesci morti in un sito di smaltimento, ma non facciamo pari".

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