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De Magistris, nuovo appello delle case famiglia: “Diritti per i bambini maltrattati”

Nuovo appello degli operatori sociali al sindaco di Napoli Luigi de Magistris: “Difenda la Costituzione anche per i bambini”
A cura di Redazione
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Una settimana fa gli operatori sociali delle case famiglia hanno scritto una lettera aperta al sindaco di Napoli Luigi de Magistris, per chiedere un intervento urgente nell'ormai languente welfare: "Il Salva-comuni non salva i bambini", scrivevano in quel primo appello. Da allora, sono in presidio sotto la sede del Comune di Napoli, ma non hanno ricevuto risposte. Oltre 500 ragazzi in comunità potrebbero essere lasciati a se stessi per la seconda volta, per 1500 è in bilico il servizio di educativa territoriale e quasi 1000 educatori stanno per perdere il lavoro, 110 strutture hanno già chiuso.  Riceviamo e pubblichiamo un nuovo appello delle associazioni, le cooperative e gli enti religiosi.

Egregio Sindaco,

nel rivolgere il saluto ai neo-assunti del Comune di Napoli, Lei ha fatto un duplice importante riferimento alla Costituzione per “difendersi” dalle “accuse” di ex assessori e ex dirigenti comunali. «Non ci volevano far rispettare la Costituzione» ha detto di loro; ed ancora «quando l’ex direttore generale mi diceva di chiudere gli asili nido, io ho detto no. Le scuole si chiudono a causa delle ca-lamità naturali, non della spending review. Allora abbiamo approvato una delibera per assumere le maestre e aprire le scuole […] convinti di aver rispettato la Costituzione».
Bene, benissimo! I diritti costituzionali prima di tutto!
Ma, egregio Sindaco, diritti per tutti i bambini (e per tutti i lavoratori)! Ed in modo particolare per quelli più deprivati, indifesi e maltrattati accolti nelle Comunità o nei Servizi Socio-Educativi.
Allora, egregio Sindaco, Le ricordiamo che la Costituzione dice:
Art. 2: La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo…
Art. 3: Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale… …è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale…
Art. 4: La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro…
Auspichiamo anche noi con il massimo dell’intransigenza che nessuna “spending review” e nessuna ottusità burocratica («chi si nasconde dietro la burocrazia per me se ne può anche andare» Lei ha detto, sempre in quell’incontro) possa cancellare o solo mortificare i diritti dei bambini accolti nelle Case-Famiglia e nei Centri di Educativa Territoriale e gli operatori sociali che lavorano per loro!
Auspichiamo che lei rimanga un solerte e strenuo difensore della Costituzione anche nella ormai penosa vicenda dei debiti del Comune con gli organismi del terzo settore che accolgono bambini.
Auspichiamo che risponda alla nostra richiesta, ci riceva e completi il lavoro fatto dall’assessore Gaeta con un impegno chiaro e pubblico per l’inserimento di una parte significativa di tali debiti nella prossima “tranche” di pagamenti ai sensi del decreto 174 (Salva-Comuni).
Coraggio, Sindaco!
Viva la Costituzione!

Il Welfare non è un Lusso, Federazione Arca, Legacoop Sociali, Federazione SAM, Confcooperative-Federsolidarietà di Napoli e Provincia, CNCM, CoRCoF, CNCA Campano, Istituti Salesiani, UniRete, Federazione Intern. Città Sociale

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