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Davide, parrucchiere 30enne: “Fanno pagare le pieghe 5 euro, ma così noi lavoratori veniamo sfruttati”

La lettera a Fanpage.it di Davide, giovane parrucchiere calabrese che si è trasferito in diverse città italiane ma senza riuscire ad ottenere un contratto ed una paga dignitosa: “Sono dovuto tornare nella mia città natale, a casa dei miei genitori”.
A cura di Simona Berterame
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Pubblichiamo di seguito la lettera di Davide, un 30enne che da 12 anni lavora come parrucchiere senza essere mai riuscito ad avere un contratto dignitoso.

La lettera di Davide a Fanpage.it

Sono nato e cresciuto a Catanzaro. Ho inviato il mio curriculum un po' ovunque alla ricerca di lavoro e mi hanno risposto da Napoli. Pieno di speranze e di sogni, mi sono trasferito ma le mie aspettative sono state subito infrante. Ho lavorato 6 mesi senza contratto, successivamente sono stato assunto ma solo per un'ora e venti di lavoro. Ovviamente io ne svolgevo molte di più ma sulla busta paga c'era scritto questo.

In questi negozi spesso i titolari offrono una piega a 5 euro. Mi rivolgo alle clienti, ma non pensate a quanto vengono sfruttati i lavoratori per poter avere un prezzo così basso?

In un altro salone mi hanno chiesto se volevo trasferirmi a Firenze per lavorare e ho accettato. Sarei andato ovunque pur di avere una paga dignitosa, invece anche stavolta ho trovato la stessa situazione. Nessun contratto e per 22 giorni di lavoro (14 ore al giorno) sono stato pagato 600 euro in contanti.

A quel punto mi sono lamentato e sono stato invitato a lasciare il negozio di Firenze. Ho dovuto spedire tutte le mie cose che avevo portato a Firenze nella mia città da solo.

Dicono che i giovani non vogliono lavorare ma non è così. Il sistema italiano non ci permette di vivere in maniera dignitosa. In 12 anni di lavoro ho avuto un contratto (sempre precario e sottopagato) solo per 3 anni. Sono dovuto tornare nella mia città natale, a casa dei miei genitori.

Ho 30 anni e vorrei una casa tutta mia, una stabilità economica. Sono stufo di lavorare in nero e di sentirmi dire "Tanto tu vivi con i tuoi genitori". Io vorrei andarmene ma come faccio? Nessuno ti affitta casa senza delle garanzie e con queste paghe da fame non riuscirei neanche a pagarlo un affitto.

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Sono nata a Roma nel 1992. Ho studiato Scienze della comunicazione a Roma Tre. Giornalista pubblicista dal 2014 e professionista dal 2021. Ho lavorato per l'agenzia videogiornalistica Meridiana Notizie, ho scritto per il blog dell'Huffington Post e ho fatto parte dello staff comunicazione della campagna elettorale di Alfio Marchini nel 2013. Socio fondatore di Gvpress (Associazione italiana giornalisti videomaker) e membro della giuria scientifica dello Smartphone d'oro. Ho collaborato alla realizzazione del documentario sul caso di Marco Vannini andato in onda sul canale Nove. Dal 2014 lavoro per Fanpage.it realizzando video e articoli nella Capitale e in tutto il centro Italia. 
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