Davide Ferrerio ridotto in coma per scambio di persona, pm: “Agì un commando, vanno tutti condannati”
"Dalle intercettazioni è chiaro che la sera del pestaggio a Davide Ferrerio agì un vero e proprio commando", lo ha dichiarato oggi il pm di Crotone, chiedendo la condanna anche per le altre persone presenti al pestaggio contro il giovane di Bologna, ridotto in fin di vita dopo un'aggressione subita per uno scambio di persona nell'agosto del 2022. L'accusa ha chiesto la condanna a 12 anni di reclusione più due di sorveglianza speciale per Anna Perugino, mamma della ragazzina al centro di tutta la vicenda, minorenne all’epoca dei fatti e ora affidata in prova ai servizi sociali, e quattro anni e otto mesi per l'altro presente, Andrei Gaju, compagno della donna.
Secondo la Procura, anche loro sarebbero stati parte attiva nel pestaggio che ha ridotto in coma Davide Ferrerio anche se a sferrare i pugni fu Nicolò Passalacqua, già condannato in primo grado a 20 anni e 4 mesi di reclusione in un altro processo con rito abbreviato. Come ha spiegato il pm nella sua requisitoria in aula al Tribunale di Crotone, "Dalle intercettazioni in Questura è chiaro che un vero e proprio commando ha condotto azioni che hanno provocato l’inaudita aggressione al povero giovane. Chat e intercettazioni telefoniche confermano le intenzioni che seppur non omicide, sono chiaramente rivolte a recare lesioni, sia da parte della Perugino che da parte di Gaju".
"Nessuna attenuante si può concedere ad una donna che non ha mai chiesto scusa e che ha dimostrato di avere una spiccata pericolosità sociale" ha aggiunto il magistrato, concludendo: "Ritengo acclarata la responsabilità degli imputati per concorso anomalo in tentato omicidio con l'aggravante dei motivi abietti e futili". La condanna degli imputati è stata chiesta anche dalla famiglia di Davide Ferrerio che si è costituita parte civile chiedendo poi 1,8 milioni di risarcimento del danno.
"La mamma dice voleva tutelare la figlia? Ma non organizzi una spedizione mortale e chi prende prende, perché quella sera ci poteva essere qualsiasi persona. Secondo il loro codice, le loro cose, i loro figli non vanno toccati e danno loro importanza e valore, quelli degli altri vanno uccisi" ha dichiarato microfoni di Storie Italiane su Rai 1 Giusy Orlando, madre di Davide Ferrerio.
"Non c’è stato nessuno scambio di persona perché il soggetto che cercavano era un trentenne con la barba. C’è una bella differenza con un ragazzo di venti, mio figlio ne dimostra anche sedici. È un omicidio perché Davide da quel tragico 11 agosto 2022 non si è mai più svegliato, mai più ripreso e non si riprenderà più, a meno che non ci sia un miracolo. Non è un tentato omicidio perché nel momento in cui Passalacqua lo colpisce, colpisce con una ferocia, una crudeltà talmente distruttiva da volere uccidere” ha aggiunto.
"A fine tragedia tutti si sono diretti a festeggiare e questo è un comportamento che aggrava ulteriormente quello che hanno fatto. Chiedo ai magistrati calabresi di mettersi una mano sulla coscienza perché poteva essere un loro figlio”, ha sottolineato ancora ma la madre di Davide Ferrerio, concludendo: "Nessuna sentenza mi potrà ridare mio figlio, ma auspico veramente delle condanne severissime. Queste persone non possono farla franca, devono capire il male gratuito che hanno fatto distruggendo una famiglia che non c’entrava niente, quindi chiedo giustizia per mio figlio Davide".