Davide Ferrerio massacrato per uno scambio di persona, la mamma: “Uno strazio vederlo in coma”
"Per me è uno strazio vedere mio figlio in coma da 40 giorni. Davide è stato aggredito senza motivo, non c'entrava nulla". A parlare è Giusy Orlando, mamma di Davide Ferrerio, il 20enne bolognese pestato a Crotone per uno scambio di persona. Il ragazzo è attualmente in coma presso l'ospedale Maggiore: sono trascorsi ormai 40 giorni dalla brutale aggressione, ma il suo bollettino medico non sembra essere migliorato.
La donna è tornata a parlare di quanto avvenuto ai microfoni di Storie Italiane. "Il pestaggio di mio figlio lo hanno visto tutti, su Facebook e su tutti gli altri social – ha sottolineato Orlando parlando anche dell'aggressore Nicolò Passalacqua, l'uomo che ha scambiato il giovane per il 31enne che mandava messaggi alla sua amica minorenne -. Nel filmato si vede Davide che scappa. Passalacqua ha visto un ragazzino di 20 anni spaventato a morte, come ha fatto a non guardarlo in faccia? Non ha neppure cercato di parlargli".
"Lo ha aggredito brutalmente per ammazzarlo" ha continuato Orlando sfogandosi ai microfoni della trasmissione televisiva. "Perché tutto questo? Per i messaggi inviati da un 31enne a una ragazzina di 17 anni. Mio figlio però non c'entrava nulla con tutto questo: è in coma da 40 giorni ed è uno strazio vederlo in questa condizione per colpa di alcuni criminali".
Il pestaggio
Davide Ferrerio si trovava in vacanza a Crotone quando, la sera dell'11 agosto, è stato aggredito da Nicolò Passalacqua. Ci sono voluti i tabulati telefonici, i messaggi sui social, i filmati delle telecamere e diversi interrogatori per ricostruire la vicenda. Secondo quanto accertato, Passalacqua si trovava in via Vittorio Veneto insieme ad alcuni parenti, un'amica 17enne e sua madre per incontrare un 31enne che da tempo importunava la minore.
Il gruppo ha incrociato Ferrerio mentre aspettava un amico per andare in pizzeria. A quel punto Passalacqua, dopo averlo scambiato per il 31enne, lo ha aggredito e non si è fermato neppure quando il giovane ha tentato di fuggire verso casa della nonna.