Davide Bristot, morto nel sonno a 18 anni: “Ad ucciderlo probabilmente una malattia del cuore”
Una malattia cardiaca silente, molto simile a quella del capitano della Fiorentina Davide Astori, avrebbe stroncato la giovane vita di Davide Bristot. Il 18enne, figlio dell'ex campione della nazionale di pallavolo Paolo Bristot, era stato trovato morto dalla madre la scorsa settimana nel letto nella casa di famiglia a Sedico, in provincia di Belluno. Il giorno prima si era recato al pronto soccorso lamentando un forte mal di testa, ma poi era stato dimesso dopo una flebo. La Procura di Belluno aveva aperto un'inchiesta, nell'ambito della quale risulta indagato un medico per l’ipotesi di reato di omicidio colposo, e disposto l'autopsia, che è stata effettuata nelle scorse ore dal medico legale Antonello Cirnelli, per scoprire le cause del decesso improvviso del ragazzo. Dagli esami sarebbe emerso che il giovane sarebbe stato ucciso da un’ischemia miocardica acuta, ma sono ancora al vaglio le cause che l'hanno determinata, come riporta Il Gazzettino.
Per questo sarà necessario attendere i 90 giorni richiesti dal consulente incaricato dalla Procura. Inoltre all'ospedale San Martino è arrivato anche il personale inviato dall’assessore regionale alla Sanità, Manuela Lanzarin, su impulso del governatore Luca Zaia, mentre i carabinieri della Compagnia di Feltre hanno acquisito tutta la documentazione medica e la cartella clinica del 18enne. Quello che si vuole capire è se martedì sera sia stato fatto tutto il possibile per salvare il giovane paziente e come sia possibile che un ragazzo apparentemente sano e atletico come Davide possa essere morto così improvvisamente. I familiari ribadiscono che non ha mai sofferto di patologie particolari e fino agli episodi dei mal di testa sembrava perfettamente in forma. Il giovane aveva infatti giocato a Pallavolo nella locale società di Conegliano e sempre si allenava con gli amici. Intanto, per domani sono in programma al palasport di Sedico i funerali dopo che è arrivato il via libera della Procura.