David Rossi, i Pm cercano di ricostruire le ultime ore di vita del dirigente Mps
Della morte di David Rossi una cosa sola è certa, il dirigente e capo della comunicazione del Monte Paschi di Siena si è buttato dalla finestra del suo ufficio sul retro di Rocca Salimbeni mercoledì sera. Oltre a questo restano tutti i misteri sul motivo o i motivi che lo hanno portato al gesto tragico, così come sconosciuti e da ricostruire sono i suoi ultimi istanti di vita. Certamente qualcosa di più si saprà nei prossimi giorni dopo l'analisi dei video registrati dalle telecamere di sicurezza dell'istituto di credito, che sembra abbiano ripreso parte della scena, ma certezze ancora maggiori arriveranno soprattutto dopo i risultati dell'autopsia disposta dai Pm ed eseguita ieri dal professor Mario Gabbrielli al Policlinico di Siena.
Sequestrati computer e telefonini – Per il momento le indagini dei Pm stanno cercando di stabilire le ultime ore di David Rossi. Per questo motivo oltre ai bigliettini ritrovati nel suo ufficio la procura ha fatto sequestrare dalla squadra mobile di Siena e dagli investigatori della Polizia postale i computer, i telefoni cellulari e tutte le apparecchiature informatiche presenti nell'ufficio del dirigente Mps. Si cerca di capire se quel suicidio possa essere stato indotto da qualcuno o qualcosa di specifico oltre alla pressione per la famosa inchiesta che ha coinvolto il Monte Paschi. Bisogna stabilire il perché di quei biglietti scritti a metà e poi accartocciati, quella "cavolata" a cosa si riferisce, ma soprattutto che peso abbia avuto la lunga telefonata avvenuta con qualcuno poco prima del suicidio.
Una lunga telefonata prima di morire – Da fonti vicino alla Procura, infatti, è trapelato che prima di gettarsi dalla finestra David Rossi aveva ricevuto una lunga telefonata sul suo cellulare, anche se non è stato rivelato chi fosse l'interlocutore. Subito dopo al telefono di Rossi sono arrivate altre telefonate, tutte senza risposta, da parte della moglie, ecco quindi il sospetto che quel dialogo abbia potuto avere un effetto sulla scelta finale del dirigente. Certo è che da tempo nei confronti di Rossi c'era molta pressione, prima la perquisizione nel suo ufficio e nella sua abitazione, poi il sospetto che fosse l'autore della fuga di notizie e infine alcune voci che volevano il suo ruolo ridimensionato nei prossimi asset della società. Una serie di avvenimenti che insieme probabilmente hanno pesato sul suo equilibrio psicologico.