Dati Agenas, situazione pandemica stabile, crescono le terapie intensive in due Regioni
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Mentre l'attenzione pubblica viene monopolizzata dalla guerra in Ucraina, la situazione pandemica in Italia rimane stabile, con l'occupazione dei posti in terapia intensiva ferma al 6%. A fotografarlo sono i dati odierni di Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali. Stabile anche la percentuale dei ricoveri non critici, al 14%. L'incidenza dei casi per ogni 100mila abitanti è circa 431,59. A metà febbraio era 613,47, alla fine di quel mese 488,89.
Tra le varie Regioni, quindi, aumenta la percentuale delle persone ricoverate in terapia intensiva solo in Liguria (8%) e Lombardia (5%), mentre cala in Abruzzo (7%), Marche (7%), Sicilia (7%), Friuli Venezia Giulia (6%), Campania (5%). I numeri sono invece stabili, ma ancora alti, in Toscana (18%), Sardegna (13%), Lazio (10%), Calabria (8%), Emilia Romagna (8%), Puglia (6%), Umbria (6%), Valle d'Aosta (6%), Molise (al 5%), Piemonte (5%), Trento (3%), Bolzano (2%) e Basilicata (1%).
I numeri, rispetto a un anno fa, sono nettamente diversi. Nel marzo 2021, infatti, i posti letto in terapia intensiva erano al 28%, mentre i ricoveri ordinari erano al 32%. Quest'ultimi, oggi, sono in calo in 8 Regioni: Basilicata (23%), Sicilia (23%), Abruzzo (al 21%), Umbria (20%), Lazio (17%), Liguria (14%), Trento (10%), Valle d'Aosta (8%). Negli altri territori è invece stabile: Calabria (al 24%), Sardegna (20%), Puglia (19%), Marche (16%), Molise (15%), Toscana (14%), Campania (14%), Emilia Romagna (13%), Bolzano (13%), Friuli Venezia Giulia (12%), Piemonte (10%), Lombardia (8%) e Veneto (8%).
Con questa situazione è sempre più probabile che, con la fine dello Stato di emergenza, si proceda ad allentare le misure restrittive. Dal prossimo 1° aprile potrebbe essere eliminato il Green Pass per una serie di attività, come gli sport all'aria aperta. Non solo: potrebbe non essere più richiesto in bar e ristoranti se si mangia nei tavoli all'esterno.