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Trovato morto Danilo, sparito dopo tuffo nell’Enza, disperazione della madre del 19enne: “Sapeva nuotare”

Il corpo senza vita del 19enne Giustino Danilo Colella è stato individuato oggi dai soccorritori che da ieri cercavano il giovane che era sparito dopo un tuffo nel fiume Enza tra San Polo d’Enza e Traversetolo, in provincia di Reggio Emilia. Si sono concluse così in maniera tragica le ricerche del ragazzo tra la disperazione di parenti e amici che fino all’ultimo avevano sperato.
A cura di Antonio Palma
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È stato individuato il corpo senza vita di Giustino Danilo Colella, il giovane di 19 anni che ieri si era tuffato nelle acque del fiume Enza senza più riemergere. Il cadavere del giovane è stato localizzato dai vigili del fuoco di Reggio Emilia dopo oltre 24 ore di ricerche. Era sulla sponda parmense del fiume, non distante dal punto in cui si era tuffato dalla riva opposta reggiana durante una grigliata domenicale con alcuni amici. Si sono concluse così in maniera tragica le ricerche del ragazzo, tra la disperazione di parenti e amici che fino all'ultimo avevano sperato.

“Spero che si sia fatto male, che sia da qualche parte ma che sia vivo" aveva dichiarato nelle scorse ore la madre di Giustino Danilo Colella, il 19enne sparito nel nulla dopo un tuffo nel fiume Enza tra San Polo d’Enza e Traversetolo, in provincia di Reggio Emilia. Le ricerche scattate nel pomeriggio di ieri, domenica 30 giugno, purtroppo però si sono concluse nel peggiore dei modi dopo un lungo e delicato lavoro dei soccorritori proseguito senza sosta anche oggi.

Giustino stava trascorrendo la giornata festiva in riva al fiume con alcuni amici con i quali aveva organizzato un picnic e una grigliata. Nel primo pomeriggio aveva deciso di fare un tuffo in acqua per sfuggire alla calura estiva. Gli amici lo hanno visto gettarsi nel fiume e lo avrebbero anche ripreso in un video ma il giovane non è più riuscito a guadagnare la riva. Quando hanno capito che era in difficoltà, hanno cercato qualcosa per aiutarlo ma in pochi attimi è sparito davanti ai loro occhi, risucchiato dalla corrente.

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Sul posto da ieri hanno operat o diverse squadre dei vigili del fuoco che hanno scandagliato il fiume e le sue sponde. Sul luogo indicato, all'altezza del ristorante ‘Mamma Rosa’, sono intervenuti gli esperti del Nucleo speleo-alpino-fluviale dei pompieri con i gommoni e i sommozzatori per le ricerche sul fondo del fiume.

“Aspettiamo. Speriamo che il fiume lo abbia portato da qualche parte, ma vivo” aveva affermato in una straziante dichiarazione la madre del 19enne al Resto del Carlino. La donna, avvertita dai carabinieri, era accorsa sul posto con gli altri parenti in attesa di una notizia da parte dei soccorritori.

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“Sapeva nuotare, ma là nemmeno i sommozzatori riescono e entrare. Se anche uno sa nuotare, è inutile là sotto… " aveva aggiunto la donna, riferendosi alla zona delle ricerche, all’altezza della Nuova diga dopo il ponte. Qui infatti spesso si formano correnti molto rapide e pericolose anche per chi sa nuotare. Un tratto reso ancora più pericoloso dalle piene causate dal maltempo dei giorni scorsi.

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