Trovato il corpo di Daniele Foghin: il 40enne era scomparso sulla cima del Corno d’Aquilio
È stato trovato senza vita Daniele Foghin, per gli amici "Dele", su Instagram conosciuto come "Dad in Trek", il 40enne di Mozzecane (Verona) di cui non si avevano più notizie dalla mattina di mercoledì. L'uomo, originario di Spilimbergo, in Friuli, ma residente a Mozzecane, in provincia di Verona, con la moglie e i due figli, di professione operaio, era scomparso durante un'escursione sulla cima del Corno d'Aquilio poco dopo le 8.30 di mercoledì 1 novembre.
Non appena il maltempo ha concesso una tregua e la nebbia si è diradata, è stato possibile far decollare gli elicotteri per avvicinarsi in perlustrazione alle ripide pareti. Durante una ricognizione dell'elicottero della Sezione aerea di Bolzano della Guardia di finanza, con a bordo personale del Soccorso alpino oltre che propri soccorritori, è stato individuato il corpo dell'escursionista, precipitato per un'ottantina di metri sotto le creste che guardano la Val d'Adige. Non si sa se cercando di scendere verso il sentiero 234 o se scivolato, l'uomo è caduto da un salto di roccia, finendo su una cengia inclinata. Con lui sono stati ritrovati il cellulare e lo zaino.
Il giorno di Ognissanti il 40enne era partito intorno alle 5.30. Dopo aver raggiunto la vetta del Corno d’Aquilio, ha inviato alcune foto alla moglie e ha fatto una diretta sul suo profilo social. Poi più nulla. Era atteso a casa per l'ora di pranzo ma la moglie, non vedendolo rientrare, si è preoccupata e ha sporto denuncia di scomparsa.
Durante le indagini per ricostruire gli ultimi spostamenti dell'uomo, è stata raccolta anche la segnalazione di un escursionista che avrebbe incontrato Foghin poco prima del suo accesso su Whatsapp, a cui il 40enne avrebbe spiegato di voler raggiungere il sentiero dei Contrabbandieri. Come si legge sul quotidiano L'Arena, la sua auto è stata rinvenuta parcheggiata in località Tommasi verso le 16 del 2 novembre e la Prefettura ha richiesto l'intervento del Soccorso alpino di Verona, attivando il protocollo di ricerca e allertando tutte le forze, carabinieri, vigili del fuoco, soccorso alpino e speleologico e protezione civile.
I soccorritori hanno iniziato a perlustrare il percorso che l'escursionista aveva indicato a un amico. E sarebbe arrivata anche un'altra segnalazione: sceso il buio, alcune persone hanno raccontato di aver visto una luce provenire sotto il punto dove si stava muovendo una squadra. Alcuni soccorritori si sono calati con le corde lungo la parete, visionata anche dall'elicottero di Trentino emergenza, dotato di termocamera, ma non c'era stato alcun riscontro.