Daniele, Cavaliere a metà: “Felice per la nomina di Mattarella, distrutto per la morte di Marcello”
Non si può essere completamente felici quando ricevi una grande onorificenza e la notizia si accompagna con una tragedia improvvisa. Così Daniele La Spina, che appena scopre di essere uno dei nuovi Cavalieri al Merito della Repubblica Italia, viene a sapere che il suo responsabile e coordinatore, Marcello, muore di infarto a 56 anni, durante la notte, dopo un'intera giornata passata a completare la consegna delle mascherine alla popolazione.
"Nella completa sorpresa – racconta Daniele – sono stato nominato Cavaliere della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella. Durante l'epidemia di Coronavirus abbiamo cercato di dare una mano consegnando la spesa, i buoni per i cittadini in difficoltà, consegnato medicinali, accompagnato anziani a fare delle visite".
Incontro il neo Cavaliere al Merito al funerale di Marcello Merola, dove si sono raccolte più di 200 persone, tutte distanziate e con la mascherina. L'abbraccio della città a uno degli uomini simbolo della lotta al Covid-19 in questa prima cintura di Torino è carico di silenzio e di lacrime.
"Marcello era un grande lavoratore – racconta il Sindaco di Grugliasco Roberto Montà – l'ultimo messaggio di mercoledì sera. Dopo aver terminato la consegna dell'ultima mascherina mi ha confessato nel suo ultimo messaggio: ‘Ho avuto la preoccupazione di non riuscire a portare a termine questo lavoro'. Marcello Merola era questo tipo di persona"
Il cielo è sereno, il sole è già caldo di prima mattina, come un giugno qualsiasi. All'aperto, su un grosso prato di fronte alla chiesa che se non avesse il campanile sembrerebbe una fabbrica, si radunano quelli che hanno voluto fare l'ultimo saluto a un amico, a un responsabile. Dalla protezione civile ai vigili del fuoco volontari, agli scout, ai tanti gruppi che a vario titolo hanno aiutato gli anziani, gli indifesi, i malati, gli immunodepressi.
Quando il nostro responsabile della protezione civile Marcello è venuto a mancare è stata una botta tremenda – racconta Mariangela Cavuoto, una delle volontarie – è la persona che ci ha formato per poter fare i volontari in piena sicurezza, lo conoscevo bene. Il fatto che sia successo nello stesso giorno della nomina di Daniele a Cavaliere è come un cerchio che si chiude.
"Grazie a Marcello – spiega Francesco Cravero, Vigile del Fuoco volontario – esiste un grande gruppo di persone giovani e meno giovani volontari che si sono spesi e si spendono quotidianamente sul territorio"
Così Daniele è felice per la nomina, è giustamente orgoglioso, ma è difficile essere veramente contenti in momenti come questi, è difficile non sentirsi cavalieri a metà.
"Non credo che questo premio sia solo mio e non lo dico solo perchè è la cosa giusta da dire – racconta Daniele – è vero sono stato nominato, però questo premio è di squadra. Io da solo avrò fatto una trentina di servizi, tutti insieme ne abbiamo fatti 900".
Niente però succede senza motivo, quindi è scontato che il nome di Daniele sia arrivato al Presidente Mattarella in qualche modo. Qualcuno ha segnalato la storia di Daniele al Quirinale. Evidentemente Daniele non è uno qualunque, un nome pescato casualmente da una lista di volontari.
"Sì è vero siamo stati molto attivi – racconta Marco Ghironi – ma se dovessi dire chi di noi meritava di più la nomina a Cavaliere avrei sicuramente detto Daniele, lui non solo è attivo da molto tempo, ma ha anche portato tanti nuovi giovani a darsi da fare per la comunità".