video suggerito
video suggerito

Daniela Falcone: il figlio Carmine De Santis cercò di difendersi ma lei lo uccise

Sotto le unghie della piccolo, gli inquirenti hanno trovato tracce di sangue e della pelle della madre. Dato evidente che il bimbo ha cercato di lottare prima di essere sopraffatto dalla furia omicida della donna.
A cura di B. C.
15 CONDIVISIONI
Immagine

Avrebbe provato a difendersi dall'aggressione della sua mamma che lo stava colpendo, in auto, con un coltello e un paio di forbici il piccolo Carmine De Santis, ammazzato da Daniela Falcone, 43 anni. E' uno dei dati emersi dall'autopsia effettuata sul corpo del piccolo. Sotto le unghie del bambino di 11 anni sono state rinvenute tracce di sangue e di pelle che appartengono proprio alla madre. Altro aspetto che emerge dall'autopsia è l'ora del delitto: cioè la tarda mattinata di sabato, poco dopo che la madre lo aveva prelevato dalla scuola di Rovito. Nello stomaco di Carmine, infatti, sono state trovati i residui di un panino mangiato poche ore prima e questo dimostra che l'omicidio è avvenuto prima dei tempi della digestione. Secondo quanto accertato, il piccolo non sarebbe riuscito a sfuggire alla furia omicida della genitrice perché indossava la cintura di sicurezza, e, secondo gli inquirenti “è morto tra la sofferenza delle ferite”. La Falcone, dopo aver compiuto il delitto, avrebbe provato a togliersi la vita, prima tentando di impiccarsi con una cintura, poi ferendosi con le forbici con cui aveva ucciso il figlio. Ora è definitivamente fuori pericolo e, dal letto dell'ospedale di Cosenza dove si trova ricoverata e piantonata dalla polizia di Stato. Investigatori e medici hanno provato a parlarle, ma lei continua a ripetere la parola ‘bambino’, alla quale aggiunge la frase ‘il lenzuolo bianco per il bambino’.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views