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Dams Bologna, niente discussione della tesi per la laurea breve: il voto arriva online

Il Dams di Bologna mette fine a un rito: per i laureandi triennali non ci saranno più discussioni pubbliche della tesi. Niente più parenti all’università, fiori e corone d’alloro. Il voto di laurea, come spesso avviene per un qualsiasi esame, lo guarderanno sul computer.
A cura di Susanna Picone
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Nessuna discussione della tesi, nessuna emozionante proclamazione, nessuna foto con amici e parenti, magari con la classica corona d’alloro. Per i laureandi triennali del Dams di Bologna dalla prossima sessione di luglio tutto questo non esisterà più. Il voto di laurea lo conosceranno da casa loro, seduti al computer. Per questi studenti la fine del percorso triennale, insomma, non prevederà più alcuna cerimonia. Tutto viene rimandato dopo cinque anni, quando effettivamente il percorso accademico potrà dirsi concluso. È il quotidiano Repubblica a spiegare le novità in corso a Bologna. La decisione presa dal consiglio di corso di laurea del Dams già lo scorso anno ora arriva a compimento. Il voto di laurea sarà comunicato agli studenti per via telematica nell'ultimo giorno della sessione di laurea, sul portale dell'Ateneo, nella pagina a loro riservata. Davanti a un computer, insomma, diventeranno “dottori”. Come scrive ancora Repubblica, il giro di vite era partito in Ateneo dagli eccessi nei festeggiamenti.

“La laurea da festeggiare arriva dopo 5 anni” – “Il problema non è solo di ordine pubblico, è soprattutto di ordine culturale – ha spiegato Claudio Marra, cooordinatore del Dams -. Il valore formativo e didattico della triennale non è in discussione, rimane fondamentale. Ma qui stiamo parlando di un titolo e della sua validità giuridica. In questo senso la laurea, quella da enfatizzare e da festeggiare, arriva dopo cinque anni”. La stessa strada è stata decisa dal corso in Culture e tecniche della moda a Rimini e anche qui gli studenti non l’hanno presa bene tanto da far partire una petizione online al rettore Francesco Ubertini. “Non è per noi solo corona d’alloro e festeggiamenti – si legge nella petizione – è il raggiungimento di un traguardo fondamentale nella vita, ottenuto anche grazie agli sforzi e ai sacrifici delle famiglie, che meritano di assistere al coronamento del nostro percorso di studi”.

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