Dallo stop alla corrente alla perdita del GPS: cos’è successo nei 16 minuti prima del naufragio del Bayesian
Erano le 04.15 di domenica 19 agosto quando Fabio Cefalù, un pescatore siciliano, ha improvvisamente visto un razzo accendersi in mare, mentre infuriava il maltempo. Nessuno avrebbe potuto immaginare che qualche ora dopo quell'evento sarebbe finito al centro delle cronache mondiali: era il superyacht Bayesian che stava affondando e che ha provocato la morte di 7 persone, tra cui il cuoco di bordo, Recaldo Thomas, il proprietario della barca a vela, il tycoon Mike Lynch insieme alla figlia 18enne Hannah, i coniugi Bloomer e Morvillo.
Tutto sarebbe accaduto in una finestra temporale di soli 16 minuti, come confermato dagli inquirenti che hanno parlato di tragedia "repentina". A ricostruire i momenti immediatamente precedenti al naufragio è stata la BBC, mentre continuano le indagini degli inquirenti per scoprire cosa abbia causato l'inabissamento di quella che i suoi stessi costruttori hanno definito "una delle barche più sicure del mondo" (al momento, risulta iscritto nel registro degli indagati il comandante dell'imbarcazione, il neozelandese James Cutfield).
La vacanza a Palermo sullo yacht Bayesian di proprietà di Mike Lynch
Facciamo un passo indietro. Mike Lynch aveva radunato familiari, amici e colleghi per una vacanza sulla sua barca di lusso: un sontuoso yacht a vela di 56 metri, che aveva vinto premi di design e aveva l'albero in alluminio più alto del mondo. A giugno era stato assolto dopo un lungo processo negli Stati Uniti dalle accuse di aver gonfiato in maniera fraudolenta il valore della sua azienda, Autonomy, prima di venderla a Hewlett Packard nel 2011. Così, aveva deciso di festeggiare con una gita in barca nel mare siciliano. Ma qualcosa è andato storto e tre giorni dopo quel veliero è affondato. Lui e la figlia 18enne Hannah sono morti, mentre la moglie Angela Bacares è riuscita a salvarsi.
La tromba d'aria a Palermo e l'affondamento del Bayesian
Gran parte dell'attenzione del team investigativo è ovviamente rivolta al comandante della nave, il 51enne neozelandese James Cutfield, che è sopravvissuto, insieme a otto membri dell'equipaggio. "Non ce l'aspettavamo", avrebbe detto l'uomo agli inquirenti riferendosi alla tempesta verificatasi la notte del naufragio. Eppure, erano previsti venti violenti e pioggia, dopo giorni di caldo torrido. Il capo dell'azienda che ha costruito il Bayesian, Giovanni Costantino, ha detto di essere convinto che ci siano stati una serie di errori a bordo. "Sul retro della barca – ha spiegato Costantino alla BBC -, un portello deve essere stato lasciato aperto, ma forse anche un'entrata laterale per far entrare l'acqua. Prima della tempesta, il capitano avrebbe dovuto chiudere ogni apertura, levare l'ancora, accendere il motore, puntare controvento e abbassare la chiglia. Ciò avrebbe stabilizzato la nave, che avrebbero potuto attraversare la tempesta e continuare la crociera in tutta comodità", ha precisato, aggiungendo che "il Bayesian è stato un modello per molte altre navi per la sua stabilità. Se non fosse entrata acqua, sarebbe stato inaffondabile".
Cosa è successo nei 16 minuti tra l'interruzione della corrente e il naufragio
Costantino ha detto che sono passati 16 minuti tra l'interruzione di corrente sulla nave alle 03:56, il che dimostra che l'acqua stava allagando aree con circuiti elettrici, e la perdita del segnale GPS, che indica il momento in cui è affondata. Quel periodo, insieme a tutte le misure adottate per mitigare le condizioni meteorologiche estreme, sarà esaminato attentamente dagli investigatori, in particolare dopo che sarà individuata la scatola nera della nave.
Rino Casilli, uno dei principali periti navali della Sicilia, ritiene analogamente che alcuni errori tecnici possano aver reso lo yacht vulnerabile alle condizioni meteorologiche estreme. "Ci sarebbero dovuti essere due membri dell'equipaggio per fare la guardia durante la notte, data l'allerta tempesta", ha spiegato alla BBC, aggiungendo che la nave "avrebbe dovuto essere ormeggiata nel porto, non in mare aperto". Gli investigatori hanno reso noto che un marinaio avrebbe dovuto essere di guardia in plancia quella notte.