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Omicidio a Pescara: 17enne ucciso a coltellate

Dall’arrivo al parco al selfie in spiaggia: la ricostruzione dell’omicidio di Pescara tramite le immagini

La ricostruzione dell’omicidio di Thomas a Pescara attraverso le immagini delle telecamere di sorveglianza del parco Baden Powell e i selfie sul cellulare di uno dei due indagati minorenni, contenute nel provvedimento di fermo.
A cura di Ida Artiaco
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Dall'appuntamento nel parco Baden Powell ai selfie in spiaggia dopo il massacro. È anche grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza e a quelle ritrovate sul cellulare di uno degli indagati minorenni che gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica dell'omicidio di Thomas, il 17enne ucciso con almeno 25 coltellate a Pescara domenica pomeriggio, pare per debiti legati alla droga.

Alcune delle foto sono contenute nel provvedimento di fermo nei confronti dei due minorenni accusati di omicidio. Come si vede, alle 16:46 di domenica i due presunti assassini entrano nel parco, raggiunti pochi minuti dopo da altri cinque ragazzi. Due minuti più tardi si addentrano addentrano nella vegetazione dietro al campetto, dove non ci sono telecamere. Con loro c'è anche Thomas, la vittima. Ma quando escono da quell'area, alle 17:21, il 17enne non è più con gli altri.

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Proprio alle 17:21 "l'ultimo ad uscire è un ragazzo alto con capello scuro con visiera tipo baseball un paio di bermuda scure". È il presunto assassino, che poi cambierà i propri indumenti. Un'ora dopo, uno dei due presunti aggressori viene fotografato "in posa seduto su un lettino" allo stabilimento "Croce del Sud", dove, si legge nell'ordinanza, dopo aver fatto il bagno a mare, come racconteranno i testimoni, "nonostante l'accaduto e unitamente agli altri amici, si sarebbero liberati del coltello, lanciandolo oltre la scogliera frangiflutti".

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Alle 21.13 di quella sera, infine, le forze dell'ordine trovano il cadavere di Thomas nel parco, dopo essere state allertate da un ragazzo "pentito" che si trovava insieme al gruppo di cui facevano parte anche gli indagati e che si è reso conto della gravità della situazione. Il padre racconta che il figlio gli aveva riferito di aver assistito ad un accoltellamento e di conoscerne gli autori, per via di un "debito di 200 euro". Un testimone ha aggiunto che la vittima, mentre veniva colpita ripetutamente, "continuava a lamentarsi, emettendo un verso come di morte".

Intanto, è arrivata la notizia che il Gip del Tribunale dei Minori dell'Aquila ha convalidato il fermo per i due ragazzini indagati per l'omicidio di Thomas. Ha disposto anche la custodia per entrambi in un Istituto per i Minori. I due sedicenni si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.

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