Dalla “terra dei fuochi” ecco il blues dei Bufalo Kill
"I bufali hanno carni poco pregiate, non producono latte e se non sono ammazzati da piccoli, possono imparare a suonare il blues". Questo è il biglietto da visita dei Bufalo Kill, composti da Gianni Vessellas, Alfred K Parolino e Tony Franzini, che racconta la loro "terra dei fuochi" con due chitarre ed una batteria. Un suono essenziale, volutamente grezzo, perché il calore di un groove che vuole raccontare il disagio e la rabbia di una provincia che brucia, si esprime al meglio così. Il loro primo album si chiama Electric Muuh, un omaggio al papà del blues Muddy Waters, ed è stato registrato a Roma da Francesco Bacherini e masterizzato da Brian Lucey negli Usa. Il disco si è subito imposto all'attenzione degli addetti ai lavori, tant'è che in questa edizione del Neapolis Live Festival, i Bufalo Kill hanno avuto l'onere e l'onore di aprire il concerto di Patti Smith.
Il secondo disco. A Fanpage Town i Bufalo Kill presentano un pezzo in anteprima dal secondo disco, anticipandone alcuni temi caldi di quello che potrebbe essere il concept. Si tratta di Pedal Pumping, ispirandosi proprio al feticcio di guardare le donne schiacciare i pedali dell'acceleratore di un auto a piedi scalzi, metafora della dominazione e dell'essere totalmente in balia di una donna. Chiude Il Bacio, ultimo pezzo in traccia del disco precedente, che rappresenta anche un bel modo per salutarci alla prossima. Perchè i bufali, si sa, non saranno delicati nelle movenze, ma conoscono comunque le belle maniere!
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