Dall’Ue 670 milioni di euro per il terremoto in Emilia

"Dobbiamo aiutare questa regione altamente produttiva a rimettersi in piedi" con queste parole il Commissario europeo per la Politica regionale, Johannes Hahn, ha annunciato la proposta della Commissione Ue di stanziare 670 milioni di euro per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto in Emilia. Si tratta della somma più elevata mai stanziata dal Fondo di solidarietà dell'Unione europea creato nel 2010 e come ha spiegato Hahn "riflette l'entità dei danni provocati dal terremoto a migliaia di famiglie, alle loro case, ai loro mezzi di sostentamento e all’economia della regione in generale". Lo stanziamento di questi fondi fa seguito alla richiesta di aiuto formale dell'Italia al Fondo di solidarietà, ricevuta da Bruxelles il 27 luglio scorso, e servirà principalmente a"ridare un alloggio e sostenere le decine di migliaia di persone che hanno perso la casa".  Il Governo italiano nella documentazione aveva valutato l'entità dei danni diretti in circa 13,3 miliardi di euro, quattro volte le condizioni per la mobilitazione del Fondo di solidarietà, fissate a 3,6 miliardi per l'Italia. In particolare solo una piccola percentuale di questi fondi andrà alle Regioni Lombardia e Veneto, mentre la quota maggiore , il 92%, sarà destinata all'Emilia Romagna, la regione più colpita dal sisma. Per quest'ultima la ripartizione prevede 465 milioni di euro per la fornitura di strutture ricettive provvisorie per ospitare circa 43mila persone per un massimo di 3 anni, oltre 60 milioni di euro per le spese dei servizi di soccorso e infine 90 milioni di euro per la riparazione di alcune infrastrutture.