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Dal nord torna a Taranto e colpisce l’ex cognato con un rasoio: 40enne arrestato per tentato omicidio

L’uomo ha aggredito e ferito l’ex cognato con un rasoio in strada a Manduria, in provincia di Taranto, luogo di origine del 40enne che però è residente in una città del Nord Italia. Secondo gli inquirenti, alla base dell’aggressione vecchie ruggini e liti familiari.
A cura di Antonio Palma
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Un uomo di 40 anni è stato arrestato nel Tarantino con l'accusa di tentato omicidio dopo aver aggredito e ferito l'ex cognato con un rasoio in strada. L'aggressione si è consumata in strada sabato notte in piazza Garibaldi a Manduria, in provincia di Taranto, luogo di origine del 40enne che però è residente in una città del Nord Italia. Secondo quanto ricostruito finora, l'uomo era tornato al sud durante questo periodo estivo e sabato notte ha affrontato l'ex marito della sorella armato di rasoio a serramanico.

La vittima dell'aggressione, un 42enene del posto è stato colpito più volte all'addome col rasoio, riportando ferite gravi. L'uomo è stato soccorso in strada dal personale del 118 e trasportato in codice rosso in ambulanza all'ospedale Giannuzzi di Manduria dove è stato ricoverato con prognosi riservata. Le ferite sono gravi ma i medici hanno escluso per lui il pericolo di vita. La segnalazione dei medici ha fatto scattare l'intervento dei poliziotti del Commissariato di Manduria ai quali però l'aggredito si è limitato a riferire di essere stato colpito da una persona a lui nota, senza fornire ulteriori indicazioni.

Dopo poche ore, però, gli agenti hanno individuato il responsabile dell'aggressione, che si era dato alla fuga, rintracciandolo proprio nell'abitazione della sorella ed ex moglie dell'aggredito. Il 40enne è stato arrestato per tentato omicidio e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Secondo gli inquirenti, alla base dell'aggressione vecchie ruggini e liti familiari.

Quando è stato fermato il 40enne aveva ancora con sé il rasoio a serramanico che avrebbe utilizzato poco prima per colpire l'ex cognato, era all'interno del borsello portato a tracolla. Il pubblico ministero Raffaele Graziano ha disposto per lui la detenzione in carcere in attesa dell'interrogatorio di convalida.

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