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Covid 19

Dal 4 maggio la fase 2: quali negozi e aziende riapriranno e che regole andranno rispettate

Dopo le ultime restrizioni, prorogate dal governo fino al 3 maggio, l’Italia si prepara alla fase due. Con nuove regole – ancora allo studio – che potrebbero rivoluzionare i comportamenti dei cittadini in ufficio, nei negozi e in azienda. Vediamo quali potrebbero essere le nuove regole quando verrà avviata la graduale ripresa.
A cura di Stefano Rizzuti
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La fase due non arriverà prima del 4 maggio. Ma anche questa data sarà ben diversa da un vero e proprio ritorno alla normalità. Le abitudini cambieranno di nuovo. Anche entrare in un negozio o andare in ufficio sarà ben diverso rispetto a ciò a cui siamo abituati. Il gel disinfettante, i guanti e le mascherine saranno una costante. La metratura dei locali diventerà sempre più rilevante. E i tempi per preparasi alle novità, soprattutto per i negozi e le attività produttive, sono brevi: solo venti giorni per farsi trovare pronti alla fase due. Molti negozi e molte aziende potrebbero riaprire il 4 maggio, sempre a condizione che la curva dei contagi da Coronavirus faccia segnare valori realmente incoraggianti. Il ritorno alla normalità è però lontano e le regole sul distanziamento sociale dovranno ancora essere rispettate, evitando abbracci e mantenendo la distanza di un metro. Alcune regole sono già contenute nel dpcm firmato ieri dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Altre verranno stabilite dalla task force coordinata da Vittorio Colao. Il Corriere della Sera anticipa alcune delle novità che riguarderanno tutti dal 4 maggio.

Cosa cambia per uffici e negozi

Le prime novità riguardano uffici e negozi. Che dovranno essere puliti due volte al giorno: prima dell’apertura e poi durante una pausa quotidiana, con tanto di sanificazione. Dovranno essere puliti anche i sistemi di areazione dei locali. All’ingresso di ogni negozio o ufficio ci dovranno essere i disinfettanti, con erogatori presenti anche in ufficio vicino a tastiere e schermi. Per i negozi, inoltre, l’erogatore dovrà essere presente anche accanto alle casse e ai Pos.

Per i lavori in cui è previsto un contatto con il pubblico, il dipendente dovrà sempre avere guanti e mascherine. Che saranno comunque raccomandati in tutti gli uffici. Saranno obbligatori in tutti quei luoghi di lavoro in cui non è possibile rispettare il metro di distanza. Infine, i guanti usa e getta dovranno essere indossati anche per gli acquisti di alimenti e bevande.

Gli orari di apertura e le regole dei negozi

Un altro cambiamento per i negozi riguarderà gli orari di apertura, con fasce più ampie per evitare l’affollamento. L’accesso ai negozi e agli uffici sarà scaglionato sulla base della metratura degli spazi a disposizione. La misura standard di riferimento è 40 metri quadri: intorno a questa dimensione si entra una persona alla volta, con massimo due operatori all’interno. Per i negozi e gli uffici più piccoli si può prevedere un lavoratore e un cliente per volta per mantenere sempre il metro di distanza. Sopra i 40 metri quadri, invece, l’accesso verrà disciplinato in funzione degli spazi disponibili con diversi percorsi per l’ingresso e l’uscita.

I trasporti, i parrucchieri, i bar e i ristoranti

Nuove regole anche per il trasporto pubblico: l’accesso si potrà effettuare in modo da garantire almeno un metro di distanza tra le persone, occupando solo i posti a sedere. Vita dura anche per chi vuole andare dal parrucchiere: potrà entrare un solo cliente per ogni lavoratore, seguendo le regole previste per i laboratori sanitari. Obbligatorio anche l’utilizzo di mascherine e guanti.

Gli ultimi a riaprire potrebbero essere bar e ristoranti. Per ora possono stare aperti solamente per consegne a domicilio, ma per il ritorno alla normalità ci sarà da attendere ancora a lungo. E sempre rispettando le regole di distanziamento. Ci dovrà sempre essere un metro tra il lavoratore e il cliente al bancone. Così come in sala si dovrà rispettare la distanza tra i tavoli di almeno due metri per permettere il passaggio ai camerieri.

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