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Dai mezzi della nettezza urbana spariva il gasolio, due operai dell’azienda rifiuti indagati a Palermo

Secondo l’accusa, due dipendenti della società, integralmente partecipata pubblica, approfittando della disponibilità dei mezzi in riparazione nell’officina, si erano ben organizzati per rubare il carburante dai camion.
A cura di Antonio Palma
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Non solo scambi di cartellini da timbrare e assenteismo diffuso, all’azienda dei rifiuti di Palermo c'era chi faceva sparire il gasolio dai mezzi, svuotando i serbatoi mentre erano in riparazione. È quanto è emerso dalle indagini dei Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo che ieri hanno portato all'esecuzione di una misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria nei confronti di 18 dipendenti della Rap.

Secondo l'accusa, due dipendenti della società integralmente partecipata pubblica, approfittando della disponibilità dei mezzi in riparazione nell'officina, si erano ben organizzati per rubare il carburante dotandosi di vari strumenti e contenitori che poi portavano di nascosto fuori dal magazzino.

I due indagati, infatti, erano impiegati nell’area logistica–officina della sede aziendale della società di raccolta rifiuti del capoluogo siciliano, il posto dove i veicoli vanno in riparazione e manutenzione. Secondo gli inquirenti, i due arrivavano in anticipo e senza timbrare il cartellino, si chiudevano in officina e portavano al termine i furti di gasolio.

Nell'officina, in un armadio metallico in ferro, i due operatori specializzati avevano messo alcuni bidoni di plastica, un tubo di gomma e grandi sacche marroni per liquidi. Secondo l'accusa, infatti, il carburante veniva travasato in alcuni bidoni e poi in voluminose sacche marroni che infine venivano trasferiti nelle loro auto private.

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L'inchiesta della procura che ha portato alle 18 misure cautelari firmate dal gip e a oltre cento indagati, quasi tutti accusati di assenteismo, era partita proprio per un esposto presentato da un dirigente dell'azienda dopo la scoperta dei mezzi senza carburante. Le telecamere piazzate dai carabinieri e i pedinamenti hanno permesso di acquisire gravi elementi indiziari a carico degli indagati e di recuperare diversi litri di gasolio indebitamente asportato dai veicoli aziendali dell’ente.

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