Dagli esperti via libera all’uso del vaccino AstraZeneca per gli over55, ma serve ok dell’Aifa
Il vaccino anti Covid di AstraZeneca a breve potrà essere somministrato anche agli over 55. È quanto hanno sottolineato gli esperti nel corso dell'attesa riunione di questo pomeriggio, alla quale hanno partecipato rappresentanti del Ministero della Salute, Aifa e regioni, e nel corso della quale è stato dato l'ok all'utilizzo del siero, inizialmente raccomandato solo per i soggetti di età compresa tra i 18 e i 55 anni, anche per coloro che superano questo limite anagrafico. Tuttavia, la decisione finale arriverà però solo dopo una ulteriore riunione della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del Farmaco. Secondo quanto si apprende, il ministro della Salute, Speranza, ha, infatti, chiesto all'Aifa di "fare ogni verifica sul piano scientifico e sulla base di evidenze, per capire se c'è la possibilità di ampliare il limite dell'età. Tale decisione aiuterebbe a velocizzare la campagna vaccini".
Se così fosse, si tratterebbe infatti di una notizia importante per il continuo della campagna di vaccinazione, nel corso della quale in Italia sono state somministrate già oltre tre milioni di dosi di vaccino, tra quelli Pfzier, Moderna e AstraZeneca, che però è stato raccomandato soltanto per gli under 55. Sulla possibilità di somministrazione del siero anche agli over 55, il presidente dell'Agenzia italiana del farmaco, Giorgio Palù, a Uno Mattina, aveva già aperto uno spiraglio, spiegando che "probabilmente anche noi rivaluteremo, se occorre, questo suggerimento che era derivato, né più né meno, dagli studi clinici di validazione". Del vaccino AstraZeneca dovrebbero arrivare nel nostro Paese almeno altre 4 milioni di dosi entro fine marzo, come annunciato ieri a Fanpage.it da Piero Di Lorenzo, presidente e amministratore delegato di Irbm, azienda di Pomezia specializzata nel settore della biotecnologia molecolare, della scienza biomedicale e della chimica organica, che ha collaborato con la multinazionale anglo-svedese e l'Università di Oxford per la realizzazione del siero contro il Coronavirus.
Proprio Di Lorenzo aveva affermato che "l'Ema ha approvato il vaccino dai 18 anni in su (come è successo anche nel Regno Unito) non mettendo limiti, cosa che invece ha fatto l'Aifa. Non so il perché, non ho partecipato alla decisione e non esprimo giudizi. Nel merito, però, posso precisare che uno studio portato avanti su più di 12mila persone in Inghilterra e altre 12mila persone in Brasile, tra cui ci era il 38% di over 55, non ha evidenziato alcun problema particolare, ma una efficacia del 76% dopo la prima dose e dell'82% con il richiamo fatto 12 settimane dopo".