Riceviamo e pubblichiamo la lettera di una nostro lettore:
"Salve Fanpage, mi chiamo Fabio e vorrei esprimere il mio disappunto sulla legge che introduce l'obbligo di dotarsi di dispositivi anti abbandono per i bambini al di sotto dei 4 anni.
Secondo un articolo pubblicato dal Sole 24 ore, dal 1998 al 2018 in Italia ci sono stati 8 casi di decessi di bambini dimenticati in auto. Secondo una ricerca dell'ISTAT, nel 2015 il tasso di mortalità infantile era di 3,4 su 1000 nati vivi, per un totale di 1767 decessi l'anno. La morte di un bambino è una cosa tragica che andrebbe evitata per quanto possibile, ma il numero estremamente esiguo di casi verificatisi giustifica un obbligo del genere che, come si è visto a novembre e si può leggere nei vari forum, ha sconcertato parecchi genitori?
Soprattutto per il fatto che questa legge ha imposto una fretta tale per cui il mercato non è stato in grado di produrre soluzioni adeguate. La stragrande maggioranza dei prodotti richiede l'utilizzo di uno smartphone come prerequisito, ma non è stato pensato che magari certi nonni (ma anche genitori) potrebbero non avere tale accessorio. E se anche uno lo possedesse potrebbe averlo scarico, malfunzionante, oppure potrebbe dimenticarlo a casa o in auto con il bambino. Quindi con questi dispositivi si passa dal dover fare attenzione a non dimenticare un bambino in auto al dover fare attenzione a non dimenticare il proprio telefono. Nella mia vita ho dimenticato il cellulare in auto parecchie volte, ma mio figlio mai.
Se qualcuno non volesse essere legato allo smartphone ci sono i dispositivi che si attaccano all'accendisigari e suonano quando si spegne l'auto (a meno che, come succede in tanti modelli, l'accendisigari sia alimentato anche ad auto spenta). Ma una persona che guida nel rumoroso traffico cittadino, magari di fretta e tanto stressata da dimenticare il figlio, quando potrebbe fare caso ad un bip mentre scende dall'auto? Se uno spegne l'auto lasciando i fari accesi la macchina emette un segnale sonoro, eppure quante persone si sono ritrovate la macchina scarica perché non hanno spento le luci?
In definitiva, le soluzioni offerte spesso non sono adeguate, e non esistendo un'omologazione si lascia ai produttori la possibilità di autocertificare che il proprio dispositivo è a norma, pur essendo questo a volte falso. Uno dei prodotti maggiormente in voga perché economico è un dispositivo che va collegato alla cintura del seggiolone e va attivato ogni volta manualmente, nonostante le prescrizioni della legge indichino che "il dispositivo deve essere in grado di attivarsi automaticamente ad ogni utilizzo, senza ulteriori azioni da parte del conducente". Se poi si considera l'attivazione del bluetooth o l'inserimento della spina nell'accendisigari come intervento da parte del conducente, ecco che qualunque dispositivo non è a norma.
Probabilmente se si desse il tempo alle aziende di fare studi approfonditi riuscirebbero ad offrire soluzioni veramente adeguate e integrate nelle auto e/o nei seggiolini. Ma questo richiede tempo e deve essere introdotto nei nuovi modelli prodotti, non si può incaricare i genitori di adattare i dispositivi esistenti dall'oggi al domani. Tutti i sistemi di sicurezza necessitano del loro tempo per entrare nel mercato. L'ABS esiste dal 1974 ma solo dal 2004 è obbligatorio nei nuovi veicoli, e nessuno si è mai sognato di obbligare i proprietari delle auto vecchie a riadattarle per montare questo dispositivo di sicurezza. Al giorno d'oggi sono disponibili tantissimi dispositivi di sicurezza come airbag, avviso cinture di sicurezza, assistente alla frenata, attacchi isofix per i seggiolini, rilevatori di ogni tipo. Ciò che un giorno è un optional un giorno sarà standard in tutti i modelli e un altro ancora sarà obbligatorio, ma bisogna lasciare al mercato il tempo di evolversi.
L'Italia è la prima nazione in Europa ad aver emesso una legge a riguardo. Non è che forse gli altri stati abbiano notato le problematiche e l'inutilità di imporre questi obblighi ai genitori? Mi chiedo come saranno le reazioni di un tedesco o di un francese che venendo al mare in Italia si ritrovino ad essere multati per non aver montato un dispositivo anti abbandono. Spero di sbagliarmi, ma purtroppo disgrazie come quelle avvenute in passato torneranno ad accadere, ed a quel punto sarà ancor più lampante che questa legge non sarà servita a nulla".
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