Da Ostuni fino al Financial Times: la storia di Franco e Josh, padre e figlio gay
Franco è un noto ristoratore della città. È vivace, allegro e non risparmia mai una battuta. È nato a Ostuni, “una città selvaggia”, ma si è trasferito da subito in Germania con la famiglia, alla ricerca di un futuro migliore. “Abitavamo alle case popolari, eravamo tanti bambini e i miei genitori volevano che migliorasse la qualità della nostra vita”, ci ha detto. Poi, crescendo, il desiderio di famiglia, una famiglia come tante. “Ho sempre desiderato avere dei figli”, confessa. Così incontra Rosa, una ragazza gentile, che non gli fa mancare le attenzioni. Si sposano e insieme danno al mondo due figli. “Non sono stato un padre esemplare, ma un padre istintivo”, racconta ai microfoni di Fanpage.it.
“Quando mi sono accorto che Giosuè aveva delle tendenze simili alle mie, ho sofferto molto perché pensavo dovesse fare il mio stesso percorso”, racconta il ristoratore. Josh è un ragazzo brillante, docente presso i principali istituti europei, che già da adolescente ha sentito l’esigenza di andare oltre la sua città, di viaggiare, imparare, scoprire. “Studiare fuori da Ostuni mi ha garantito un sacco di alienazione dalla storia” ci ha raccontato. “Ad un certo punto ho avuto il sentore che dentro di me ci fosse un vissuto, un copione, che in qualche modo aveva già vissuto papà: mi stavo riscoprendo omosessuale”. “Io mi sentivo di ripetere qualcosa che avevo demonizzato, perché la società aveva demonizzato l’omosessualità di mio padre”, ci dice Josh. Poi però l’amore e l’ammirazione per il padre hanno preso il sopravvento: “Papà si era dimostrato un personaggio estremamente positivo, coraggioso, che andava contro tutto e tutti e quindi mi ha dato il boost per andare lì a petto alto e prendere la società”.
“Vogliamo che la gente viva serena la propria sessualità esattamente come la viviamo noi”. Questo l’obiettivo di padre e figlio, che di questa storia hanno deciso di farne un podcast prima e un cortometraggio animato. Il progetto è stato realizzato da “The European Podcast”, “Are We Europe” e “Allianz Kulturstiftung”. Così la loro storia sta facendo il giro del mondo con ottimi ascolti e critiche entusiasmanti, anche del Financial Times.