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Da operaia a imprenditrice. Morta Maria Luisa Pramaor: fondò l’azienda di occhialeria Blackfin

La storia di Maria Luisa Pramaor, da operaia semplice a imprenditrice innovatrice nel campo degli occhiali di alta qualità con la sua Blackfin. È morta all’età di 77 anni.
A cura di Biagio Chiariello
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Il mondo dell'imprenditoria è in lutto: Maria Luisa Pramaor è morta a 77 anni nella sua casa ad Agordo, in provincia di Belluno. Era stata lei a fondare nel 1971 la Blackfin, l’azienda di occhiali di alta qualità che ha rappresentato negli anni un importante riferimento nel settore. Una donna capace di costruire dal basso il proprio successo, a partire dagli inizi come operaia fino ai vertici di un’azienda diventa importantissima della storia dell'occhialeria bellunese e non solo.

L’inizio della sua attività fu proprio in quello che ora è diventato il colosso mondiale dell’occhialeria, ma negli anni Sessanta in Luxottica Maria Luisa era appena la 18esima dipendente del laboratorio di Valcozzena ad Agordo.

La svolta arrivò nel 1971 quando l’azienda di Leonardo Del Vecchio le affidò l'incarico di esternalizzare alcune fasi a supporto della produzione: Maria Luisa decise allora di mettersi in proprio, aprendo un laboratorio terzista assieme al marito, Primo Del Din, aprendo un laboratorio a Taibon Agordino, nel Bellunese, per la produzione di occhiali di alta qualità. La società oggi è conosciuta soprattutto per il marchio Blackfin ed è guidata dal figlio Nicola Del Din.

Un'azienda importante ben inserita nel panorama internazionale dell'occhialeria. "Quella di Maria Luisa è la storia di una donna forte e determinata – spiega la presiedente di Confindustria Lorraine Berton – che da operaia è diventata imprenditrice, contando solo sulle proprie energie e sulla sua grande capacità di visione. Ha rappresentato il meglio dell’imprenditoria femminile in tempi in cui non era facile né scontato essere donne di impresa, e questo senza mai rinunciare alla famiglia. Ha precorso i tempi praticando sul campo l’innovazione. Oggi la sua azienda è in buone mani e la sua storia non andrà dimenticata. Maria Luisa è stata una capitana d’impresa, a cui deve andare la nostra gratitudine di imprenditori, di bellunesi e anche di donne".

A ricordarla anche il governatore veneto Luca Zaia:

Come diciottesima dipendente Luxottica, Maria Luisa ha l’opportunità di conoscere e approfondire le regole di produzione degli occhiali, fino al 1971 quando decide di mettersi in proprio, aprendo un laboratorio cui si associa il marito Primo Del Din. Assieme affrontano una grande sfida, quella della delocalizzazione in Cina. C’è solo una strada per salvarsi: differenziarsi, e lo fanno individuando il titanio come materiale in cui specializzarsi nella produzione di occhiali. Maria Luisa Pramaor, che da operaia è diventata imprenditrice, rappresenta un pezzo importante nella storia dell’occhialeria bellunese, per lungimiranza, equilibrio, capacità di rischiare ed avere successo. Alla sua famiglia e a chi l’ha conosciuta, vanno il mio pensiero e la mia vicinanza".

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