Fanpage.it riceve e pubblica la lettera di una lettrice, Dafne:
"Parlare di ‘adolescenza serena e felice' nel 2021 è alquanto impossibile per qualsiasi adolescente. Siamo nati e cresciuti in un contesto storico avanti con la tecnologia e indietro con il cuore, in cui è normale puntare il dito verso qualcuno piuttosto che rimboccarsi le maniche e risolvere i problemi. La mia generazione è divisa tra chi vuole combattere per i propri ideali, abbattere inutili pregiudizi e amare l’amore, la vita e qualsiasi cosa bella ci sia al mondo, e chi è convinto di star facendo la cosa giusta, ripetendo però gli stessi errori del passato. Viviamo sui social, ci fidiamo di qualche faccina sorridente e di persone che tramite dei video ci rassicurano dicendo che: “andrà tutto bene”.
Siamo schiavi di una politica chiusa mentalmente e retrograda, di inutili guerre combattute solo per affermare il proprio ego e di diritti negati ingiustamente. Vittime di un sistema scolastico che cade a pezzi, per niente inclusivo e ancora troppo all’antica. Abbiamo la responsabilità di cambiare il futuro senza nemmeno avere la certezza di averne uno. Io, come tanti altri, sto facendo della mia adolescenza un grido d’aiuto per un mondo migliore. Nel mio piccolo contribuisco a condividere e appoggiare tematiche che dovrebbero essere importanti per tutti, ho la costante voglia di aiutare il prossimo, il desiderio di stare dalla parte di chi è meno fortunato di me.
Le persone non sono mai deboli, vengono convinte di questo per far passare loro la voglia di lottare ed è per questo che vanno aiutate. Sempre. Qualsiasi sia il loro orientamento sessuale o il colore della pelle. Non andrebbero mai giudicate per le scelte prese nella vita poiché sono completamente soggettive e ognuno è responsabile per sé stesso, nessuno può autoproclamarsi giudice di una storia che non ha vissuto. Io sono per la parità, per la libertà di espressione e per vivere la vita a trecentosessanta gradi senza la costante paura di non essere accettati per questo. La mia adolescenza la sto passando e la passerò così: combattendo per ciò che è giusto, per creare un posto migliore in cui vivere, per me e per tutte le persone come me. Non sono sola, siamo un’intera generazione e non saranno le scelte sbagliate di pochi a fermare la voglia di vivere di tanti. Accettate il Ddl Zan e approvate qualsiasi altro disegno di legge che difenda i diritti di tutti".