Cuneo, speleologo bloccato tutta la notte a 300 metri di profondità: esausto ma cosciente
Uno speleologo francese è rimasto bloccato per ore in una grotta a una profondità di 300 metri. Rimasto intrappolato nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 8 agosto, lo speleologo è stato raggiunto dai soccorsi solo questa mattina e ora sono in corso le operazioni di recupero. L’uomo è stato estratto e condizionato da una squadra sanitaria specializzata in soccorso in ambiente impervio. Teatro dell’incidente è il massiccio del Marguareis, nel Cuneese: lo speleologo francese si era calato nella grotta Fiat Lux, nel Comune di Briga Alta, quando è rimasto bloccato. Fortunatamente l’uomo è rimasto sempre cosciente e collaborativo anche se naturalmente provato dalle molte ore passate nell’antro. La grotta è stata completamente riattrezzata da alcune squadre di tecnici del soccorso alpino.
Ogni estate le grotte attirano speleologi di tutta Europa – Sul posto sono intervenuti le delegazioni di soccorso alpino e speleologico CNSAS di Piemonte, Liguria, Lombardia, Toscana, Friuli, Veneto e Trentino, oltre alla Commissione nazionale Disostruzione e alla Commissione Medica. L'area carsica del Marguareis, sulle Alpi Marittime, si trova nel sud della provincia di Cuneo, ai confini con la Liguria e con la Francia. Si tratta di cinquanta chilometri di grotte, in parte ancora inesplorate, che ogni anno attirano speleologi da tutta Europa. Nel mese di agosto si calano in media nelle cavità fra le 100 e le 150 persone. Gli incidenti purtroppo non sono rari. È probabile che lo speleologo ferito facesse parte di un gruppo che ogni anno in estate si ritrova nel Cuneese per esplorare appunto le grotte del Marguareis.