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Cuneo, operaio muore folgorato in un’azienda agricola: l’uomo ucciso da una scarica elettrica

Stando alle prime informazioni l’uomo, di nazionalità serba, sarebbe stato colpito da una scarica elettrica mentre si trovava su un mezzo all’interno di un’azienda di Vicoforte Mondovì, nel cuneese.agricola di.
A cura di Davide Falcioni
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Un operaio, autista di un mezzo d'opera in un'azienda agricola, è morto folgorato oggi vicino a un capannone adibito ad allevamento, nelle campagne di Vicoforte Mondovì, nel cuneese. Stando alle prime informazioni l'uomo, di nazionalità serba, sarebbe stato colpito da una scarica elettrica mentre si trovava su un mezzo all'interno della struttura. A dare l'allarme e a chiedere i soccorsi sono stati i titolari dell'azienda. Sono intervenuti i sanitari del 118, i vigili del fuoco di Mondovì e i carabinieri, cui sono affidate le indagini per ricostruire la dinamica dell'accaduto e verificare se siano state rispettate le norme sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.

Nel 2024 1.481 morti sul lavoro

Secondo i primi dati a consuntivo dell’Osservatorio di Bologna sui morti sul lavoro, il 2024si è chiuso con 1.481 morti sul lavoro, di cui 1.055 sui luoghi di lavoro e gli altri in itinere. Si tratta dunque di incidenti stradali che si sono verificati nel tragitto casa-lavoro e viceversa e, per questa ragione, ricompresi da anni nelle statistiche delle morti sul lavoro. Numeri dietro cui ci sono nomi, storie e famiglie sconvolte per sempre. Soltanto negli ultimi due giorni del 2024, segnala Carlo Soricelli, curatore dell’Osservatorio dal 2008, le vittime sono state addirittura dieci.

"Il 2024 è stato l'anno peggiore"

"Il 2024 è stato l’anno peggiore da quando ho aperto l’Osservatorio", denuncia Soricelli. Che, per il suo impegno ha ricevuto dal sindaco di Bologna, Matteo Lepore l’onorificenza civica Turrita d’Argento, consegnata in occasione dell’inaugurazione della mostra dello stesso Soricelli, artista sociale, “Morti sul lavoro. Bianche lenzuola celano vuoti immensi”, allestita fino al 19 gennaio nelle sale espositive di Casa Saraceni, sede della Fondazione Carisbo.

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